13 maggio 2009

"France 1987" foto di Josef Koudelka

di Gianni Quilici


Foto che immediatamente ti colpisce per un netto contrasto cromatico: il bianco quasi niveo e il nero carbone.

Questo contrasto diventa però simbolico. Il cane, al centro dell'immagine, con la sua grande e agile mole, le orecchie rialzate, il muso abbassato, la coda attorcigliata dà un'impressione vagamente demoniaca, di minaccia o comunque di dissonanza su uno sfondo di orizzonte aperto e chiuso, in cui il bianco sporco si mescola ambiguamente con il grigio indefinito.

Si potrebbe obiettare: non c'è minaccia, il cane cerca forse semplicemente del cibo. Forse. Questo è comunque un pensiero razionale, successivo, cioè, alla prima impressione. La bellezza di questa foto risiede nella centralità di un cane che si impone e un po' mefistofelico su un orizzonte incerto, che, nell'insieme, dà all'immagine il senso incombente di una possibile minaccia.

Koudelka è fotografo mitico della Magnum. Fotografo della Primavera di Praga, dei Gitani e di tutti i diseredati ed oggi di quei luoghi dove l'uomo è passato, ha costruito, prodotto, manifestato la sua civiltà con strade, edifici e industrie per poi abbandonarli al degrado del tempo.