di Luciano Luciani
Maremma rossonera, ovvero dodici racconti più un romanzo breve: dodici più uno uguale a tredici, numero da sempre infausto, per vari motivi… D’altronde, il rossonero del titolo rimanda al Diavolo, quello milanista, e quindi tutto torna… Insomma, dodici racconti più un romanzo breve che trattano di sport, o meglio di tifo: non quello violento, cupo e cattivo degli ultras, piuttosto quello degli innamorati dello sport come metafora della vita, il calcio, ma non solo; quel sentimento che porta ad intrecciare la presenza costante sulle gradinate o nelle curve degli stadi con l’impegno, che è sociale e culturale insieme, nei campionati minori o addirittura minimi degli allievi, degli esordienti, dei pulcini, degli amatori…; piccole squadre di periferia, vivaio delle formazioni più grandi e più importanti, laboratori non solo di agonismo, ma di faticosa educazione alle complicatezze della vita civile. Leonardo Conti è tra i pochi, anzi pochissimi, in grado oggi di raccontarci questi mondi che sono tanta parte della nostra esistenza quotidiana. E lo fa intanto con la ragione e con un cuore nutrito di memoria sportiva: dalle sue pagine riaffiorano figure mai dimenticate dell’immaginario sportivo collettivo, dirigenti, giocatori e allenatori, grandi campioni e onesti lavoratori del pallone. Oriali e Bordon, Bulgarelli e Fraizzoli; Angelo, Marco, Bedi Moratti e Peppino Prisco; Lippi e Collovati; il sampdoriano Chiappa; Domenghini e Facchetti, Helenio Herrera e Mazzola, Giuliano Sarti e un maledetto pallone lubrìco, Antonio Valentin Angelillo e Fabrizio Casazza, portiere blucerchiato non proprio celeberrimo, senza obliare l’indimenticabile Ernesto Cucchiaroni e Paolo Rossi. Nomi che ci dicono come l’occhio di Leonardo sia ancora pieno delle geometrie calcistiche dei formidabili anni Sessanta e Settanta, come il suo sentire calcistico si alimenti soprattutto di campioni e imprese del passato: non è senza significato che il suo primo racconto Intervista a un tifoso inizi con un “Ormai allo stadio vengo poche volte”: sfiducia nel calcio di oggi? Forse: certo è palpabile nelle sue storie un velo, ma lieve, di struggimento e di nostalgia. Ma chi l’ ha detto che una punta di rimpianto sia un male?
Tra i pregi di Maremma rossonera, titolo che nasce da uno dei racconti più intensi della raccolta, quello di non aver appiattito tutta l’ispirazione sportiva alla sola nobile arte della pedata: c’è posto, infatti, anche per il ciclismo (due racconti, On pense a toi e La prospettiva di Franco, dedicata a Franco Bitossi) e un bellissimo omaggio (Una specie di Dalai Lama) a uno degli sport più duri e trascurati, il rugby. Poi, onore al merito, Leonardo Conti non esita a contraddire la consolidata, banale e diffusa equazione del tifoso come tipo umano volgare e ignorante: i suoi racconti sono ricchissimi di riferimenti a tutta la cultura letteraria della seconda metà del Novecento. Pasolini e Volponi, Oreste Del Buono e Beppe Viola, poeti raffinati come Berto Bellintani e Vittorio Sereni, Mario Soldati e Luciano Bianciardi. Il cui spirito, agro e anarchico, maremmano e milanista, aleggia su tutte le pagine di Maremma rossonera e, Leonardo Conti non me ne voglia, ne ispira le migliori. Per esempio, quelle di Fiorenza bianca e nera, racconto lungo col respiro del romanzo, ricostruzione, con la mentalità di un tifoso della Fiorentina dei giorni nostri, della storica battaglia di Campaldino (1289) tra guelfi fiorentini e la coalizione ghibellina guidata dagli aretini. “Il vero evolversi di uno dei più importanti eventi del nostro Medioevo”, narrato, mediante uno straordinario corto circuito passato/presente, col linguaggio becero di Foresto Fedi, amico per la pelle di Dante Alighieri, Guido Cavalcanti e Lapo Gianni e fondatore di uno dei primi nuclei organizzati della tifoseria viola d’allora… Un’operazione del genere, finora, l’aveva tentata, e con successo, solo Luciano Bianciardi nel suo indimenticabile Aprire il fuoco: Leonardo ci riprova e realizza le pagine più godibili del suo libro.
Luciano Luciani
Leonardo Conti, Maremma rossonera, edizioni Il Grandevetro/Jaca Book, collana I Vagabondi, 2004, Euro 9,00, pp.128
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