07 aprile 2018

Gli italiani si voltano” foto di Mario Di Biasi



nota di Gianni Quilici

La forza di questa foto di Mario Di Biasi è nella sua complessa immediatezza.

L’immediatezza scatta nella selva di occhi, solo e soltanto uomini, appuntati sulla donna (si tratta di Moira Orfei), di cui vediamo soltanto il lato posteriore: alta e formosa, elegante nel suo completo bianco, che cammina regale come se fosse su una passerella, invece che su una strada-piazza di Milano.


Questo rapporto tra la convergenza di occhi maschili, tante tipologie di sguardi ( ammirato, valutativo, interrogativo, sorridente, desiderante) e la donna (inevitabilmente) puro oggetto ( in quanto altro da loro) ha una valenza che va oltre la riuscita rappresentazione fenomenologica. Una valenza sociologica.


La foto, infatti, è ed è stata utilizzata, anche simbolicamente, come passaggio tra una società contadina o paleo-capitalista ad una industrializzata consumistica. Siamo nel 1954 agli albori  del boom economico, che esploderà negli anni ’60. Ma già qui sono presenti alcuni di quei segni che questo mutamento rappresentano.


Il più banale la vespa (una soltanto, ma appunto per questo più significativa) ed un dettaglio di macchina; poi la sobrietà non stracciona e sufficientemente uniforme degli abbigliamenti maschili; infine lei come donna esibita, l’unica tra tanti uomini, da ammirare a metà tra l’ammicco erotico appena accennato delle forme (il sedere ) ed un vestito, che niente concede, oltre la castigata nudità, in una Italia, nella quale predomina incontrastata la morale cattolico-democristiana, in cui la donna ha un ruolo da passerella in certe ore e a certe condizioni, per il resto è relegata alle faccende domestiche o poco più.

Mario Di Biasi, in questo scatto, non solo ha colto l'attimo in cui Lei è al centro della foto, sfidando  (quasi) gli sguardi maschili, ma lo ha anche, in qualche misura, preparato.



Mario Di Biasi. Milano, 1954.

   

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