Io vivere vorrei . . .
Io vivere vorrei
addormentato
Entro il dolce
rumore della vita
Sandro Penna
di Gianni Quilici
E’ una poesia da
leggersi ad occhi chiusi lentamente
per cogliere la
semplice e complessa profondità
di un desiderio,
almeno apparentemente, contraddittorio,
dormire e vivere,
che in Penna
diventa desiderio di fusione
come se il corpo nel
sonno sparisse
ma rimanesse vivo,
scevro da ogni pesantezza
nel “dolce rumore
della vita”.
Poesia epigrammatica che coglie poeticamente quel sottilissimo desiderio
in un distico
ricco di consonanze
che infondono
quella sonorità onirica
che lo stesso
senso richiama.
Una di quelle
poesie da imparare a memoria
e da recitare tra
sé e sé o alla persona amata
1 commento:
Si, da sussurrare... ma sarebbe meraviglioso trovare il modo di entrare in uno stato d'animo simile, forse sarebbe come vivere più intimamente la vita, spogliarla come si fa con un amante e goderne in silenzio... Alda
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