06 novembre 2005

IN PIETRA ALPESTRE E DURA di Mattei - Vergnano

L’eredità di Michelangelo nei bacini Apuani In pietra alpestre e dura da Luciano Luciani



Libro suntuoso questo In pietra alpestre e dura, volume voluto e promosso dalle Amministrazioni Provinciali di Lucca e Massa Carrara, fotografie a colori, davvero mozzafiato, del fotografo piemontese Augusto Vergnano e testi poetici di Sauro Mattei, poeta di Arni. Al centro dell’ispirazione dei due Autori, ognuno per la sua parte, le Apuane, montagne vere e non Alpi minori, e, ovviamente, le cave: luogo dell’anima, universo onnicomprensivo popolato di presenze ma anche di assenze, di voci e silenzi, ombre e luci, memorie e desideri, forme ardite e sagome essenziali. Il Fotografo e il Poeta umanizzano la montagna e la cava, interpretandole come se gli uomini, che le percorrono da millenni fin dai tempi remoti degli Etruschi, avessero ceduto una porzione non piccola della propria anima in cambio della faticosa ricchezza del marmo, dell’ “oro bianco” strappato “per forza di levare” ai severi e gelosi luoghi alpestri.
Prosciugati ed essenziali, nudi e sobri come certe lineari geometrie di cava che Augusto Vergnano riprende e valorizza nel necessario, pulito rigore delle sue tavole fotografiche, i versi di Sauro Mattei ripropongono il tema di un’umanità temprata da prove durissime protrattesi per generazioni, avvezza alla solidarietà, educata al ricordo orgoglioso delle proprie tradizioni e della propria professionalità.
Recondita, ma non indecifrabile, la consonanza tra due fatiche: quella del poeta che con sofferenza libera le parole dal buio e dal caos e le porta alla luce e quella del cavatore, che, con pena antica, strappa alla montagna i mezzi necessari ad una decorosa esistenza. I testi del poeta di Arni, alla sua prova più matura e convincente, raccontano liricamente di bacini e ravaneti, di “vie di lizza” e formidabili luoghi montani, possenti e talora arcigni, ma sempre colti nella loro intima, segreta, sottile armonia. I versi di Sauro Mattei non si rivolgono, però, solo all’uomo apuano, impegnato nella dura attività che la Natura e la Storia hanno voluto assegnargli, ma si rivelano capaci di dilatare la propria voce fino ad attingere a significati più ampi e profondi, idonei ormai a parlare a tutti coloro che, in questi tempi incerti e inquieti, siano impegnati in una sincera ricerca di senso.
Attraverso i versi e le immagini, sospesi tra presente e passato, tra natura e mondo degli uomini, gli Autori possono così anche proporre anche una condivisibile visione del futuro: che sarà degno d’essere vissuto solo se se sarà nutrito di memoria, di lavoro decoroso e rispettato, di simpatia piena d’amore per un ambiente ancora capace di incomparabili suggestioni, di fiori, di vento, di nuvole…

Luciano Luciani





Sauro Mattei – Augusto Vergnano, IN PIETRA ALPESTRE E DURA L’eredità di Michelangelo nei bacini apuani, a cura di Jacopo Cannas e Sabrina Mattei, Maria Pacini Fazzi editore, Lucca 2004, pp. 158, Euro 48