La storia: il convento è su un'incantevole vallata. I due cavalieri si fermano al tramontare del sole. Lì si rifocillano il corpo alla luce di una lampada. Sarà un monaco dalla corporatura massiccia, dai modi bruscamente misteriosi a raccontare la storia del convento...
Colpisce in questo racconto di Franz Grillparzer la rappresentazione plastica della vicenda: personaggi e paesaggio si stagliano scultorei di fronte a noi. La pennellata è rotonda, i colori sono sempre acuti e forti. Il conte innamorato, la moglie che improvvisamente ci appare traditrice, sono scolpiti con netta evidenza, anche se risentono di molti perché, inevasi.
Veramente la donna (traditrice) è così cattiva? E veramente il conte (tradito) è così innocente?
C'è un romanticismo (l'amore senza incertezze), c'è un moralismo (l'amore senza incertezze tradito), di chi si identifica e quindi non vede tutto, ma solo una parte.
agosto 1989.
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