12 settembre 2015

"Memorie dell’estate" di Emilio Greco




di Gianni Quilici

L'espressività di un culo snello e carnoso
Le braccia intrecciate sul capo come libertà o riposo
Il volto forse assorto e enigmatico
sulla via centrale di Tarquinia
 per gli occhi possibili di tutti.

Una scultura in cui la bellezza erotica,
in una contorsione plastica del corpo fluida,
è esibita, ma non compiaciuta,
anzi distaccata, allontanata
come se il senso della vita
fosse non in ciò che è immediatamente evidente
ma altrove,
in quel volto indecifrabile,
di una misteriosità pensante.

Emilio Greco. "Memoria dell'Estate". Tarquinia 1980.

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