18 novembre 2022

"Il ragazzo" di Annie Ernaux

 

  • di Marigabri
     
    Mi strappava dalla mia generazione, ma io non appartenevo alla sua”.
     
            Brevissimo e folgorante come mai Annie Ernaux.
    E come sempre storia personale e sguardo impersonale si intrecciano in una scrittura scabra e schietta per raccontare lo scandalo di una donna matura che intreccia una relazione amorosa con un giovane universitario: il ragazzo, appunto.
     
          Mostrarsi insieme attira sguardi carichi di un giudizio che è il risvolto opaco di quelli che si rivolgerebbero a una coppia in cui le parti fossero invertite. Ovvero compiaciuti anziché vagamente disgustati.
           
          La donna legge nel volto del ragazzo il riflesso del proprio volto, l’immagine della morte sotto scacco, vita che riluce nel tempo dell’amore e così rallenta la sua corsa.
     
          E ancora una volta la memoria è protagonista. Nell’origine rurale del ragazzo, tradita dal vizio dei gesti e del linguaggio, Annie rivede la propria, sa che è per lei fonte di una scrittura diventata riscatto di classe.
     
          Sa, mentre vive una relazione destinata a finire, che la scrittura è il piacere più profondo, il desiderio più duraturo, come lei stessa dichiara in esergo: una proclamazione di intenti e insieme un dato di fatto:
    Se non le scrivo, le cose non sono arrivate fino al loro termine, sono state soltanto vissute.”
    Meravigliosa e intensa come sempre.
     
    Annie Ernaux. Il ragazzo. L'orma




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