21 dicembre 2009

"Alchimia" poesia di Loredana Giannini

di Gianni Quilici












Alchimia


L’emozione che arriva
delle volte improvvisa e potente
mi sovrasta,
impedisce altri sguardi
come un blocco di pietra
che è caduto dinnanzi

E si impone di colpo
con la sua prepotenza,
con le sue dimensioni,
con la sua consistenza

Ed è allora che io mi decido
a spaccare, a cercare
poi, pian piano a scolpire
cesellare, limare
per far uscire l’essenza


Solo allora ne nasce una forma
che finalmente io posso afferrare
quella forma che è unica e rara
quella forma che son le parole.
settembre 2007

Le uniche poesie pubblicate finora da Loredana Giannini sono uscite recentemente nel libro Parole nel palazzo. Loredana è, infatti, impiegata nel settore cultura del Comune di Capannori, che questo libro ha realizzato con i suoi stessi dipendenti e dirigenti.

In “Alchimia” Loredana Giannini ci presenta innanzitutto ( prime due strofe) l'emozione. Non una di quelle emozioni, che hanno la fugacità e l'inconsistenza del futile desiderio e che evaporano subitaneamente; ma l'emozione vera che s'impone, che non ti lascia, che ti impedisce perfino “altro”.

Nelle ultime due strofe ci fa invece capire come questa emozione fortissima possa divenire poesia. Più esattamente ce la fa “sentire” attraverso quei processi creativi nei quali essa si realizza: spaccare, (cioè superare, distanziare l'emozione), cercare, scolpire, cesellare, limare fino ad arrivare al punto in cui la poesia acquista quella forma che non sarà mai (ai nostri occhi) perfetta, ma forse quasi.

Loredana riesce, a mio parere, a fondere due processi intellettuali ed emotivi molto radicali e profondi con una forma in cui la scelta lessicale, l'utilizzo non scolastico di anafore e di assonanze danno ad “Alchimina” la forza e la bellezza della Poesia che ha spessore conoscitivo ed una musicalità accorata e insieme perentoria.

da Arcipelago 2008 [foto di Gianni Quilici]