di Luciano Luciani
Ancora un caso per il vicequestore Bruno Carcade, in forza alla Questura di Lucca, personaggio seriale del poliziesco tricolore inventato dalla fervida fantasia di Beppe Calabretta. Sempre scontento della propria situazione professionale, il nostro poliziotto è da tempo distaccato presso la Prefettura delle città delle Mura con il compito specifico di occuparsi di relazioni industriali in un tempo devastato da una crisi economica che non fa sconti a nessuno, operai e datori di lavoro. Un'attività che a Carcade sta stretta. Si annoia e medita la pensione. Ne sta valutando i pro e i contro quando un misterioso delitto, consumato nello spazio consacrato davanti alla bellissima e millenaria facciata delle basilica di San Frediano in una rovente mattinata d'agosto, lo costringe a rivedere i suoi progetti.
Complici le ferie di molti colleghi, il caso tocca proprio a lui. Per scoprire fin da subito che il morto ammazzato è uno tra i suoi amici più cari: un motivo in più per mettersi alla caccia di un'assassino feroce e senza scrupoli che segnerà ancora di un altro misfatto di sangue la vita della tranquilla città della provincia toscana.
Meno solare del solito, più umbratile, quasi malinconico, il nostro eroe indagatore si getterà nella caccia all'assassino con la consueta tenacia e determinazione, aiutato dal tradizionale corteggio di aiutanti femminili: la moglie Elina che lo supporterà coll'incoraggiamento del suo amore; Claudia Bellini, ispettore capo della questura, brillante e perspicace ma appesantita da non pochi doveri familiari; Vanessa Pezzoli, un'altra intelligente e risoluta poliziotta in servizio presso un commissariato di Catanzaro. Un team formidabile le cui capacità vengono, però, messe a dura prova perché questa volta il mistero da risolvere è davvero fitto e chiama in causa inquietanti deviazioni di settori delicati dell'apparato statale. E l'indagine, condotta tra la Toscana e la Calabria, rivela a poco a poco uno scenario di connivenze e corruzione che potrebbe arrivare anche molto, molto in alto...
Condotta con un piglio narrativo veloce, quasi cinematografico, la storia si dipana per progressivi disvelamenti fino a illuminare una realtà triste e pesantemente compromessa. Né più nè meno che la nostra Italia di oggi: un Paese in declino, ripiegato su se stesso, che resiste solo in virtù dello spirito di sacrificio di pochi suoi servitori onesti e ispirati da un innato senso di giustizia e passione di verità che continuano a battersi col pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
Nonostante un finale rassicurante che assegna la vittoria finale ai "buoni" e la punizione ai "cattivi", il Lettore rimane con l'amaro in bocca nel riconoscersi in tempi e luoghi usurati fin nel profondo da un uso cinico e spregiudicato del Potere.
In fondo, però, la "missione" della letteratura poliziesca è proprio questa: dare l'allarme, suscitare inquietudini, provocare salutari turbamenti. E con Il delitto sul sagrato Beppe Calabretta ottiene proprio questo scopo.
Beppe Calabretta, Il delitto sul sagrato, Tralerighe Libri, Lucca 2017, pp. 134, Euro 13,00
08 dicembre 2017
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