29 gennaio 2024

"Quanta vita vive! Altrettanta vivrà" di Andrea Appetito

 

           


        Quello che vive, vivrà. Quello che muore, morirà ed è un bene lasciarlo andare, una molecola alla volta. Le spoglie, infatti, appartengono al passato. Quello che vive, invece, risale la corrente del tempo, più forte di ogni torpore. Le storie di giustizia vivranno. Il daimon socratico vivrà. La passione di Rosa Luxemburg vivrà. Il dolore lucido di Sami Modiano, il coraggio con cui rivive per gli altri la tragedia vivrà, come vivono i cervi di Lascaux, i versi di Sofocle ed Eschilo, le polaroid di Tarkovskij, le parole di Dickinson e Lispector… La pazienza delle vite anonime vivrà. L’alba dalle dita rosate di Omero rinasce ogni giorno dal buio millenario. 

       Quanta vita vive! Altrettanta vivrà. I meccanismi di rimozione scavano grandi buche, ma c’è sempre qualcuno che pensa il più profondo perché ama il più vivo. Anche queste parole di Hölderlin vivranno.

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