05 marzo 2024

"Maigret si difende" di Georges Simenon. Adelphi

 



di Marigabri

“Maigret prese tempo. Non si era mai sentito così umiliato in vita sua e le dita stringevano talmente la pipa spenta che erano diventate bianche.”

       Eh già, perché adesso l’accusato è proprio lui, Maigret, e l’interrogatorio che è costretto a subire a opera di un giovane arrogante pivello, che però si ammanta del titolo di questore, lo offende fino a desiderare di accogliere il non troppo velato invito del suo superiore a dare le dimissioni e ricorrere alla pensione anticipata.

       Nessuno dei suoi fedeli collaboratori, né la dolce signora Maigret, e tantomeno gli affezionati lettori possono prestar fede all’accusa paradossale che una giovane di buona famiglia non ha esitato a pronunciare contro il celebre commissario.

       Ma quale macchinazione stia dietro a questo assurdo imbroglio sarà suo compito svelare. Vincendo l’amarezza, lo sconforto e pure la rabbia che la sua reputazione sia compromessa e la sua onorevole carriera messa a repentaglio dalla chiacchiera balorda di una giovincella oziosa.

       Maigret comincia dunque la sua ricerca aspettando che la rete lanciata apparentemente a caso verso acque infide riesca a intrappolare il grosso pesce che ha ordito l’inganno.

       Le inconfondibili atmosfere parigine ci accompagnano, deliziandoci, lungo tutto il percorso.

Georges Simenon. Maigret si difende. Adelphi.

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