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di Gianni Quilici
Marta Cozzoli è stata un'insegnante di Lettere a Lucca di
grande competenza didattica che ci ha lasciato nel gennaio del 2023.
Con questo esile libro "Ai margine di me stessa", Marta Cozzoli si rivela poetessa vera, capace di colpire cuore e
intelligenza con una poesia ricca di straficazioni formali e contenutistiche.
"Ai margini di me stessa" racconta, infatti, sia il perdersi di un mondo contadino, dalla Cozzoli tanto amato, che la solitudine e il dissolvimento del proprio io nella società post-moderna, sull'onda di tutta la più grande letteratura contemporanea. E lo fa attraverso versi sobri nel lessico ed essenziali nella misura, che si scandiscono secondo una musicalità centellinata parola per parola, nella suggestione forse della lezione del primissimo Ungaretti, ma con una leggerezza morbidamente femminile.
Una poesia intensamente narrativa, percorsa da immagini limpide, che diventano talvolta grandi metafore sul senso dell'esistenza e nello stesso tempo illuminanti aforismi. Pensiamo a versi come questi che sintetizzano felicemente l'evidenza e la velocità dell''immagine con la profondità intellettuale del concetto sotteso :
"La traccia delle cose/ si vede solo/ nel lampo breve/ di una luce/ cruda/".
La visione del mondo che ne scaturisce è disillusa, ma senza alcun compiacimento, nuda e dialetticamente aperta alle esperienze e sorprese del mondo, come in questi magnifici versi:
"Voglio vestirmi/ di parole,/ cogliere
persino/ l'ombra/ dei fantasmi".
In definitiva con Ai margini di me stessa ci troviamo di fronte ad un
piccolo-grande libro di poesie limpide e armoniose, realistiche e metaforiche,
narrative e filosofiche, che meritano di andare oltre la nostra città, che
meritano di rimanere.
Marta Cozzoli "Ai margine di me stessa. il filo, pagg. 65, € 12,00.
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