"Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute" di Marco Paolini
di Cosima Di Tommaso
Ho
appena finito di leggere l’ultimo libro di Marco Paolini, Ausmerzen,
(Vite indegne di essere vissute), Einaudi, 2012, tutto d’un fiato, non
si può non farlo e, nell’ultimo respiro con il libro in mano, ho pianto,
Dio mio se ho pianto.
Marco Paolini, qui narratore, porge al
lettore la storia di uno sterminio di massa, ignoto ai più, di cui si
parla solo – in certi convegni di psichiatria. Si tratta
di Aktion T4, ovvero, ben trecentomila esseri umani, sistematicamente
uccisi, ritenuti geneticamente inaccettabili, sposando i principi
dell’eugenetica. Si tratta di zingari, disabili mentali e non. Il libro
apre uno squarcio imprescindibile e angosciante, su eugenetica, scienza
ed etica, e sulle politiche del potere che le usano in modo bieco. Marco
Paolini è un narratore appassionato e indignato, che incontra o
dovrebbe incontrare, la coscienza di ognuno di noi.
E’ sconvolgente
apprendere che la scienza, o certa ricerca scientifica, possa usare e
prestare il fianco a quello che io chiamo, ‘’lato oscuro’’ nell’uomo
(paura, ignoranza), al punto che diventa quasi un fatto normale, in nome
di una non ben specificata, salute degli altri individui.
Ciò che
fa ancora più male è che ‘’ci stiamo abituando’’, eppure è passato tanto
tempo da allora. Ma non è solo questo il punto: ad aver paura del
‘’diverso’’, che sia immigrato o disabile e, in nome di una crisi
imperante, che taglia tutti i costi a tutti i costi, si è disposti a
giustificare che essi siano, dopotutto, ‘’vite indegne di essere
vissute’’, tutt’altro che portatrici di diritti.
Il racconto di
Marco Paolini, s’incontra con quello di Mario e diventa un urlo di
civiltà, alla civiltà dell’uomo contemporaneo. E’ fin troppo facile
condannare il passato, ma qui c’è da salvaguardare prima di tutto un
presente e un futuro. Tanto importanti sono il mestiere dell’insegnante
di sostegno, del professore, dell’operatore di strada che, come
giustamente ritiene Luigi Ciotti, apra a ‘’…l’idea che il futuro sia una
cultura dell’integrazione che si fa cultura dell’interazione.’’ Quanto è
fondamentale oggi, più che mai, l’azione educativa!
Quanto è
fondamentale oggi, ribellarsi alla subdola comunicazione strisciante,
propinata dai ‘’persuasori occulti’’ e manipolano il sentire comune.
Davvero un ottimo libro, d’impegno etico e civile che ìncita l’uomo di
oggi, a svegliarsi, alzare la testa e ad agire, per ‘’…rendere normale
domani quel che ieri era impossibile’’. Limpida, scorrevole, scattante
la prosa, tipica di un linguaggio ‘’parlato’’, meglio, ‘’sentito’’ in
sé, prima di essere portato in scena.
Marco Paolini. Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute. Einaudi, 2012.
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