di Gianni Quilici
La forza di una foto
come questa nasce, nella sua ironica immediatezza, da un contrasto: la tonaca
nera dei preti e ciò che essa simbolizza(va) con la partita di calcio, in cui
sono, diversi di essi, impegnati.
Tuttavia ciò che
rende la foto rilevante, banale scriverlo, è, in primo piano, la qualità del
tuffo del giovane prete. E’ infatti un tuffo da portiere provetto: allungato,
in posizione orizzontale, dai piedi con la tonaca da cui spuntano (sorriso) i
calzoni fino alle dita allargate protese verso la palla nell’attimo stesso in
cui questa sta arrivando.
Ramón Masats (Barcellona) 1931 |
Una foto in cui il
sorriso si mescola con l’ammirazione.
L’ammirazione certamente per le qualità
atletiche del pretino, ma anche e forse soprattutto per il fotografo.
Ramón Masats ha
scelto, infatti, la collocazione giusta per cogliere la bellezza del gesto
calcistico con lo sfondo del campo sportivo nella varietà degli atteggiamenti
dei preti presenti, afferrando l’attimo preciso in cui dita e palla sembrano
forse toccarsi. Colpo d’occhio, abilità, scelta di tempo e forse anche fortuna
come, a volte, succede.
La foto di Ramón Masats è stata scattata a Madrid nel
1960.
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