28 settembre 2016

"Psicoanalisi immaginaria di Frida Kahlo" di Riccardo Dalle Luche e Angela Palermo



di Anna Maria Bambini

Leggero come un romanzo. Profondo come un saggio.
La narrazione di Angela Palermo e Riccardo Dalle Luche è piacevole e istruttiva. Ci conduce attraverso percorsi artistici e mentali con grande naturalezza.
Si tratta di un libro denso, che tocca diverse tematiche passando per un originalissimo approfondimento.
 
La conoscenza degli Autori è plurima, profonda, spazia dal cinema alla psicopatologia e ci offre spunti di autoanalisi e di identificazioni, nel piccolo di ogni nostra esperienza.
Gli Autori ci raccontano come gli artisti siano capaci di far diventare vita i propri sogni, di superare barriere e convenzioni, di esaltare le proprie emozioni fino a livelli non raggiungibili da noi comuni mortali. Essi vivono in modo esasperato e totalizzante sentimenti e storie, sono in grado di andare incontro a incontrollabili passioni, senza darsi dei limiti, lasciandosi inondare e travolgere da esse. Permettono tutto a sè stessi.
 
Gli artisti entrano anche a contatto con la Storia.
 
Un po' romanzo sentimentale, un po' libro di storia dell'arte, quello su cui tutti avremmo voluto studiare. L'analisi puntuale dei quadri è chiara, ordinata, coinvolgente.
 
La descrizione psicopatologica degli effetti del trauma, poi, è di grande interesse e molto più che esauriente.
 
Il tutto corredato da una ricostruzione storica e da una bibliografia molto interessante.


Al termine del libro ci si dispiace un po' dover lasciare quelle pagine. La vita di Frida è grandiosa e la sua scrittura è immaginifica, come i suoi quadri. Le sue parole sono quelle di una visionaria d'amore.
Alla fine si ha la sensazione che il connubio Diego-Frida non solo era inevitabile ma, addirittura, necessario.
 
Resta lei. Così pienamente viva, vibrante. Come solo alcune donne spezzate sanno essere.

Riccardo Dalle Luche, Angela Palermo, Psicoanalisi immaginaria di Frida Kahlo, Mimesis 2016, pag 188, € 20,00




Nessun commento: