25 settembre 2017

"Pepa, Plumes e Paillettes" di Francesca Palombo, Daniele Ercoli, Emiliano Maiorani



di Silvia Chessa

Lo spettacolo, presentato sabato 23 Settembre al Club 55 di Via Perugia 14, al Pigneto, Roma (adatti e demodé, gli spazi offerti), affronta, in salsa melodrammatica dai comici risvolti, e con la vivacità stilistica di tre poliedrici musicisti, una discreta varietà di temi, offrendo altresì occasione di godere dell’ottima musica.

Dall’ukulele al contrabbasso, dalla fisarmonica al bombardino, dalla tromba al glockenspiel, fino a delle spiritose trombette, il trio agevolmente salta da uno strumento all’altro, con sorprendente flessibilità, giocando con la propria natura istrionicamente comica, fra travestimenti carnascialeschi, piccoli ma efficaci espedienti, la bella voce e l’espressività della cantante, il tutto senza adagiarsi sugli allori della prima risata strappata, ma andando avanti in un ritmo che non si dissipa, per quasi due ore.

I testi di Francesca Palombo (in arte Pepa) ci rimbalzano vita (tanta) e problematiche (altrettante!): dal disastro sentimentale privato, a quello ambientale e globale, dal terrorismo mondiale a quello alimentare (sulle tavole di casa nostra), dalle fobie private a quelle socialmente indotte, passando per le manie di esporsi/nascondersi dietro al virtuale, alle ossessioni di dover risolvere ogni minimo e naturale inciampo ricorrendo alla farmacologia (pasticche per tutto, e per tutte le fasce di età, non esenti i più piccini!).
 
La verbosità frizzante-giocosa dei testi della Palombo trova terreno fertile nella polivalente abilità musicale del trio, che lei graziosamente conduce, e che induce il pubblico ad una navigazione (moderato-andante) nel mondo di oggi, visto attraverso uno sguardo inusuale, e permette di percorrere anche il mondo interiore di Pepa..che intravediamo fatto di passioni, riflessioni nostalgie intermittenti, le quali non trascinano, però, in un limaccioso o isterico fondo per arenarsi; bensì risalgono, salvate da una connaturata autoironia di stampo intelletual-clownesco.

Pepa, questo incrocio fra Gaber al femminile e Tina Pica, mette in gioco il meglio di sé e dei suoi due compagni di artistiche avventure (Plumes e Paillettes, rispettivamente Daniele Ercoli ed Emiliano Maiorani): due occhioni celesti che sgrana in occhiate di volta in volta buffe, allucinate, o severe, alcune trovate tricologiche (ad esempio, passa da una acconciatura d’epoca, con due chignon, ad un look spettinato da rockstar), una infinità di dialoghi non verbali - tutta mimica e gestualità- con Plumes (Daniele Ercoli, artista da tenere d’occhio, brillante nel suo ruolo, nonché in simbiosi e perfetta sintonia di tempi comici con Francesca), la puntuale complicità di Paillettes (Emiliano Maiorani) che ricopre benissimo il ruolo del ribelle del trio, quello che prende la tangente, viene ripreso dagli altri due e rimesso in riga da Pepa, leader naturale, con un minimo cenno del viso.
Cattura e diverte questa perfetta intesa di questo singolare trio, e risulta piacevole lo show, seriamente spassoso, privo di tempi morti, dove tutto si lega ed ogni ammiccamento sembra curato e scivolare, al contempo, come fosse estemporaneo.

Due piccoli e personali suggerimenti.
Primo: valutare l’opportunità di approfondire ed ampliare alcune parti (sia a livello di testo, che di musica, adoperando proprio quello stesso talento per variazioni, allitterazioni..intermezzi vari), visto che il materiale, (così come la materia umana), si presta, e c’è.

Secondo: incentivare con maggior convinzione (e minore imbarazzo) la diffusione del surreale e un po’ naif cd, dal titolo “Va tutto a meraviglia” (contenente i graziosi disegni di Michela Bidetti, un libretto di 12 pagine, e 10 degli 11 pezzi, eseguiti in serata), che veramente merita e trasuda ironia. Aggiungere, possibilmente, nella registrazione del prossimo e futuro cd, quell’undicesimo pezzo, che sarebbe un peccato restasse fuori.

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