15 gennaio 2025

"Le verità spezzate" di Alessandro Robecchi

 


di Marigabri

“La verità non esiste, la libertà è una convenzione, si allarga e si restringe a seconda del periodo storico, dell’ottusità di chi comanda, della volgarità di chi la vieta e la ostacola.”

      È ciò che afferma Manlio Parrini, osannato regista che però ha deposto la macchina da presa per non piegarsi alle logiche del marketing cinematografico.

      Ma ora qualcosa lo sta solleticando a riprendere il suo lavoro: la tragica storia di Augusto De Angelis, il primo giallista italiano, perseguitato dalla censura fascista e infine pestato a morte dagli scagnozzi del regime. Un delitto lasciato impunito, un cold case degli anni Quaranta.

      Mentre ci sta pensando seriamente, insieme alla sua sceneggiatrice preferita, la ruvida e affascinante Sara de Viesti, dalla fiammante chioma rossa, avviene un omicidio proprio nella villa vicino a casa sua: una vecchia ricca signora (l’usuraia di Dostoevskij) viene strangolata. Si sospetta del maggiordomo, ovviamente…ma le indagini si avviano e ben presto si complicano.

      C’è chi si impunta a cercare la verità, come il sostituto procuratore Chiara Sensini e chi provvede a spezzarla: il sistema potente e corrotto che avvolge e dirige ogni losco affare di quattrini.

     Le due situazioni, il delitto recente e quello passato, si alternano e si intrecciano in un crescendo coinvolgente, dove il dramma viene sempre stemperato da una lucida e amara ironia.

     Il romanzo di Alessandro Robecchi è ben costruito e declina il duplice tema della verità (impossibile) e della libertà (negata) in modo arguto e intrigante, con personaggi che non dispiacerebbe vedere riaffacciarsi tra le pagine di un altro libro.

Alessandro Robecchi. Le verità spezzate. Rizzoli.

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