Siamo nella prima metà del Cinquecento. A Livorno, terra di frontiera e porto franco, s'incontrano un Lui e una Lei: giovani, belli, privi di radici, prima simpatizzano, poi si piacciono, quindi s’innamorano perdutamente. Ma c'è un cattivo che vorrebbe godersi le grazie della bella giovane e, per farla sua, la imprigiona... Non mancano, però, i buoni che aiutano l'Innamorato a salvare l'Amata, e, per non farsi mancare niente, briganti, sbirri, romei, lotte di religione e arrivi in massa di stranieri da ogni parte d’Europa e del mondo… Per fortuna, un grande evento calamitoso aiuta a sbrogliare l'intricata matassa.
Romanzo storico e di formazione, Porto Franco presenta somiglianze né piccole né poche con i celeberrimi Promessi sposi: Solo in apparenza, però, perché, come scrive l’Autore, “Manzoni non avrebbe mai potuto ambientare il suo romanzo a Livorno, dove niente e nessuno è abbastanza serio e importante.” Inoltre, invece di prendersi la briga di andare a risciacquare i panni in Arno, Gianni Locchi s'è accontentato dello Scolmatore, canale che a quel fiume volta le spalle per tuffarsi nel mar Tirreno. Insomma, quella raccontata in queste pagine è davvero tutta un'altra storia: narrata attraverso una scrittura che si avvale di dialoghi serrati, incalzanti, di un lessico che attinge direttamente al parlato di ogni giorno e a immagini e modi di dire tratti dalla vita quotidiana, celebra Livorno, una città che non teme le differenze, perché proprio dall’incontro tra le diversità ha avuto origine, gli uomini e gli anni della sua fondazione. Un luogo e un tempo in cui il coraggio, l’intraprendenza e la voglia di fare prevalevano sui pregiudizi religiosi e di sangue a cui si preferivano di gran lunga l’audacia, l’abilità, l’ingegno. Figli della modernità del loro tempo, Guccio e Angiolella, i protagonisti di Porto Franco, ne sono ampiamente provvisti e solo queste doti, oltre al sentimento che li unisce, permetteranno loro di prevalere sul Male che si annida in ogni tempo nelle pieghe della Storia. Nessuna Provvidenza li aiuterà: d’altra parte, in queste pagine non siamo su “quel ramo del lago di Como”, ma a Livorno e qui ognuno è davvero l’unico artefice del proprio destino.
Gianni Locchi, Porto Franco, Ed. Il Quadrifoglio, Livorno 2006, pp. 290, senza indicazione di prezzo
Gianni Locchi è nato a Lucca nel 1936. Dopo aver lavorato a lungo in Italia e all'estero come amministratore, si è dedicato alla scrittura. Ha già pubblicato La promozione, Mpf, Lucca 2001, Quels Juifs, Numilog, Bagneux - Paris, 2005. In questi ultimi anni si è impegnato soprattutto nella elaborazione di testi teatrali di contenuto storico-religioso, in francese e in italiano, rappresentati o in via di rappresentazione (cfr: Locchi.centerblog.net). Vive, pensa e scrive a Livorno.