Se è vero che il nostro Paese sta attraversando un cono d’ombra che pare non avere fine, proprio per questo si impongono iniziative atte a portare alla luce e far riflettere, soprattutto i più giovani, sui temi di più stringente attualità, cercando di rispondere tutti insieme alle domande più assillanti della nostra contemporaneità.
Un primo passo in tale direzione può essere rappresentato dalla rilettura con occhi nuovi del testo della nostra Carta costituzionale: è quello che si sono proposti Monica Innocenti e Luca Cosci, curatori di 1948 Di sani princìpi, un libro-intervista pubblicato per i tipi di Maria Pacini Fazzi editore, Lucca 2011, che cerca di attualizzare e far rivivere il messaggio più profondo della Costituzione italiana, proiettandola dalla pagina alla vita di tutti i giorni.
Il libro è soprattutto un messaggio per i giovani, oggi particolarmente disorientati nel difficile compito di organizzare il presente e porre solide premesse per il futuro, ribadendo la necessità di una salda democrazia nell’ottica della costruzione di un reale progresso civile. Attraverso 16 interessanti interviste a personaggi comunque significativi della nostra vita pubblica, il volume costituisce un importante contributo alla riflessione aperta sul destino del nostro Paese proprio a partire proprio dalla sua legge fondamentale.
La particolarità di 1948 Di sani princìpi sta nel fatto che i due curatori, Monica Innocenti e Luca Cosci, sono due non addetti ai lavori, due persone comuni, una commessa e un impiegato, e la loro sollecitazione è quella di quanti intendano condividere i valori fondativi della nostra nazione.
Ecco i nomi dei i 16 personaggi della nostra contemporaneità individuati dagli Autori che hanno espresso il loro pensiero in questo libro: Enrico Bertolino, Ilide Carmignani, Danila Comastri Montanari, Edoardo De Angelis, Giancarlo De Cataldo, don Paolo Farinella, Domenico Gallo, Sabrina Giannini, Margherita Hack, Kat-Rasta (Alberto Catella), Loriano Machiavelli, Dacia Maraini, Mario Monicelli, Irene Pivetti, Daniele Protti, Pippo Russo.
Il volume si conclude con il confronto fra due personalità apparentemente distanti tra loro ma con molti punti in comune, Don Paolo Farinella e Domenico Gallo, magistrato del Tribunale di Roma. È, poi, un perspicace narratore del nostro presente come Loriano Macchiavelli a tirare le conclusioni con l'invito a leggere con occhi nuovi il testo della Costituzione che, come ha affermato autorevolmente, con parole di affettuosa cordialità, il suo massimo garante, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, merita ancora tutto il nostro rispetto: “la Costituzione è una signora di sessant’anni che presenta assai più valori giovani che rughe. Si possono togliere le rughe dal volto di una bella signora, ed è quello che dobbiamo fare, l’importante è lasciare intatti, conosciuti e amati, i suoi lineamenti fondamentali, quelli che hanno fatto della nostra Repubblica una democrazia, una scuola e un presidio di libertà” (discorso per il 60mo della Costituzione).
a cura di Monica Innocenti e Luca Cosci. 1948. Di sani principi. Marina Pacini Fazzi.
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