Frr è un pesciolino d’acqua dolce, vive nelle profondità del lago Balestra e lo attende un destino da creatura acquatica, relegata, assieme ai suoi simili, nel piccolo stagno sino al termine dei suoi giorni. Forse, con la prospettiva di finire nell’olio bollente di qualche padella umana, oppure… Oppure? Beh, magari la vita può essere anche altro!
Una bella favola di formazione, questo Il piccolo audace Frrr Storia di un pesce fuor d’acqua testo di Giuliano Parenti e tavole di Antonio Lo Mele. Solo apparentemente lieve e disimpegnata è una storia per bambini di tutte le età, che si rivela, fin da subito, densa, ricca di numerosi, profondi significati: la simpatia piena d’amore per protagonisti e personaggi marginali, diversi per sensibilità e talenti; la fatica per essere riconosciuti e apprezzati, scontando pregiudizi e incomprensioni; la conquista di una contraddittoria, laboriosa accettazione. E come in tutte le favole l’eroe deve sottoporsi a una serie di prove iniziatiche prima di conquistare libertà e coscienza. Pesce di terra e poi anche d’aria il piccolo audace Frrr è una creatura ossimorica, strana e in ricerca: della sua vera natura, della natura e delle ragioni degli altri, della proprie radici. Un Ulisside sempre in movimento, ingenuo e tenace, testardo e coraggioso, disponibile a mutare, a ibridarsi, curioso delle novità e pronto, se del caso, a ricominciare da capo.
Tutta animale questa storia: gli uomini sono ombre lontane, in genere portatori di guai e negatività. Sono i piccoli esseri viventi non umani a prendere il loro posto: pesci, rane, topi, gatti, formiche, cicale, gabbiani e super gabbiani appaiono in genere migliori degli uomini, ma non privi di qualche difetto, e accompagnano Frrr nel suo cammino di ricerca e scoperta dalle profondità del lago Balestra all’azzurro più azzurro del cielo.
Favola luminosa, trasparente, felice nelle scelte dei temi, dei personaggi, della lingua, Il piccolo audace Frrr si avvale di una parte iconografica che fa proprio il testo, lo rielabora, lo trasforma in segno e colore secondo una cifra originalissima: quella di Antonio Lo Mele, pittore e grafico foggiano, le cui 104 bellissime tavole ampliano la storia, ne arricchiscono e dilatano la fantasia creatrice, aggiungono originalità grafica e estrosità linguistica, ne moltiplicano gli effetti di creazione, suggestione e fascino. Non possiamo, quindi, che essere grati ad Antonio Lo Mele per aver permesso alle sue favole di restituirci con pienezza, con grazia e intelligenza, tutto il sorriso di Giuliano Parenti, scrittore e uomo di teatro recentemente scomparso. Ed è soprattutto la sua ironia insolita, sorprendente, surreale, spiazzante, mai, però, irridente o cinica, sempre invece ricca di poesia, di sogni e di speranza, a intridere testo e tavole.
Così, la parola si fa immagine e l’immagine racconto.
Giuliano Parenti, Antonio Torquato Lo Mele, Il piccolo audace Frrr. Storia di un pesce fuor d’acqua, edizioni La Meridiana, Molfetta, pp. 112, E.18,00
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