"Nostalgia" di Eshkol Nevo
di Mirta Vignatti
Anni prima degli ottimi esiti raggiunti con “La simmetria dei desideri”
(Neri Pozza 2010), Nevo esordiva con questo romanzo di stupefacente
maturità, dall'impianto narrativo accattivante e ricco di personaggi
colti nel loro male di vivere, nelle loro crisi, nelle loro
inadeguatezze e corto circuiti interpersonali, a tutto tondo inseriti
nella cronaca e nella storia contemporanea dello stato di Israele. I
frammenti di vita di questi personaggi, montati e giustapposti con
consumata perizia, finiscono per tratteggiare un'allegoria della società
israeliana moderna, vista con occhio critico e aperto a soluzioni
possibiliste nei confronti della questione palestinese.
Un libro ricco
di poesia e profondità di analisi psicologica, di partecipazione e di
scanzonatezza, da leggere tutto d'un fiato. Piccoli Grossman crescono,
verrebbe da dire, se non fosse che l'autore -ancorché giovane- mostrava
già di saper giganteggiare fin da questi esordi e di saper andare
lontano con le proprie gambe.
Ottima la traduzione dall'ebraico di Elena
Loewenthal. Non perdetelo, è una lettura che vi regalerà spunti di
riflessione, gioia e struggimento.
Eshkol Nevo, “Nostalgia”, Mondadori 2006
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