di Gianni Quilici
Tra i fotografi del ‘900 Robert Doisneau non è il più grande, ma
forse il più poetico, quello che coglie e scolpisce straordinariamente la
misura del vivere quotidiano.
Nelle sue foto non ci sono i
grandi avvenimenti della Storia; ci sono le microstorie di bambini
(soprattutto) e adulti del popolo parigino fotografati in movimento con ironia
e affetto e grande capacità compositiva.
Prendiamo questa foto. E’
adorabile. Lo è immediatamente al primo sguardo, senza bisogno di
approfondimenti. Per il violoncello –curioso- che galleggia sull’acqua nella sua
classica eleganza; per la testa (e l’ombra) del giovane, che sbuca dall’acqua,
in cui è immerso con lo sguardo sorpreso e un po’ parodistico; per le forme
concentriche formate dalle acque come sfondo, che tutto avvolgono.
Una foto essenziale, perché
pochi e netti sono gli elementi che entrano in gioco.
Una foto ironicamente,
affettuosamente bizzarra, perché inconsueta è la scena rappresentata.
Una foto poetica che colpisce
gli occhi, ma anche li anima.
1 commento:
"Le baiser de l'Hôtel de Ville", curiosa storia vera di una celebre foto falsa
http://www.artonweb.it/fotografia/articolo18.htm
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