nota di Gianni Quilici
Mi ha “preso”.
Perché c'è la durezza dell'io narrante -il giovane scrittore
nei confronti del padre e della comunità ebraica;
perché ci sono le ossessioni (creative e materiali) di uno scrittore famoso,
perché c'è una moglie-vittima che si ribella nella sua impotenza,
perché c'è una ragazza dalla personalità indefinita,
perché c'è una scrittura fluente, ricca, elaborata
ed una ricerca della verità dei personaggi
che è oltretutto morale.
Perché c'è la durezza dell'io narrante -il giovane scrittore
nei confronti del padre e della comunità ebraica;
perché ci sono le ossessioni (creative e materiali) di uno scrittore famoso,
perché c'è una moglie-vittima che si ribella nella sua impotenza,
perché c'è una ragazza dalla personalità indefinita,
perché c'è una scrittura fluente, ricca, elaborata
ed una ricerca della verità dei personaggi
che è oltretutto morale.
Philip Roth. Lo scrittore fantasma. Einaudi
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