Il pane non basta
di Luciano LucianiSe mangiare è una manifestazione fondamentale del corpo, certo non si può ridurre al solo fatto nutrizionale. È attraverso il cibo che l'uomo incontra il mondo, lo assapora, lo introduce dentro di sé, lo assimila e lo rende parte di se stesso. Lo assorbe e non ne è assorbito e così trionfa sul mondo.
Quindi mangiare è un gesto carico di ritualità, soprattutto quando avviene con gli altri: è la metafora dell'unione, della famiglia, dell'amicizia.
Nell'intera area del Mediterraneo, il convito è sempre stato un'occasione spirituale: Platone ci racconta di un Socrate che insegnava seduto a tavola... Senza dimenticare il valore mistico-simbolico che il pasto in comune acquista col cristianesimo: i monaci che trascorrono la giornata da soli e in preghiera hanno sempre un momento di aggregazione quando consumano insieme il loro pasto frugale. A tavola si è celebrata la magnificenza rinascimentale e il filosofo illuminista Voltaire suggeriva di porre in sala da pranzo la statua della dea Ragione col fine di riappacificare gli animi. Così, non per caso, gli incontri dei membri dei club rivoluzionari francesi si tenevano proprio a tavola...
Tutti concetti, questi, ben presenti ad Angela Lepore, autrice di Non di solo pane... Viaggio nella Mensa Arcobaleno di Vicopelago, San Marco Litotipo-Lucca, 2016, una interessante e originale lavoro di ricerca all'interno di una bella esperienza del volontariato lucchese. Ovvero una mensa gratuità, rivolta a donne e uomini espressione delle sempre più numerose tipologie del disagio e della fragilità sociale: immigrati dai quattro angoli del mondo, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, disoccupati, homeless... Naufraghi che non hanno mai smesso di asciugarsi, poveri sull'orlo della miserabilità, della perdita di dignità, della disperazione: abissi di sconforto a cui fa la Mensa Arcobaleno prova a fare da argine con i suoi ambienti caldi e accoglienti, con le tavole bene apparecchiate, con il cibo gratuito e abbondante, con la possibilità fornita agli ospiti di curare la propria persona, il proprio aspetto. Con l'offerta di relazioni ripettose: sono questi gli antidoti più efficaci a vite segnate da cadute e solitudini.
Angela Lepore fa parlare gli ospiti della Mensa Arcobaleno e in maniera semplice e diretta ne raccoglie le voci: a esse aggiunge, come controcanto, quelle dei volontari che gestiscono la mensa. E gli uni e gli altri, pagina dopo pagine, immagine dopo immagine, sembrano voler cantare un'unica canzone. Che parla di accoglienza, condivisione, solidarietà, di disuguaglienze da colmare, di percorsi esistenziali interrotti e da riprendere. La Mensa Arcobaleno è solo un primo passo: dopo, ne siamo sicuri, ne seguiranno altri e altri ancora. Meno incerti, più fiduciosi e resi tali anche dalla convivialità gentile della Mensa di Vicopelago.
Abbiamo rivolto alcune domande alla curatrice del libro, la dott.a Angela Lepore:
Perché hai scritto un libro sulla Mensa Arcobaleno di Vicopelago?
Questo libro è un ringraziamento personale agli ideatori della Mensa di Vicopelago e a tutti i volontari che si impegnano quotidianamente nella lotta alla povertà.
Inoltre, è un modo per far conoscere le storie degli ospiti, le vite interrotte, le odissee che hanno condotto uomini e donne diversi per provenienza, per età, per cultura, a sedersi allo stesso tavolo e condividere lo stesso cibo.
Come è stato accolto il libro?
Ho scritto un libro sulla mia esperienza come volontaria presso le Mense dei poveri di Lucca, in particolare sulla Mensa di Vicopelago dove sono presente. L'ho fatto di getto, pensando che non sarebbe uscito dall'ambito locale e sarebbe rimasto un ringraziamento a chi mi aveva affiancato in questo stupendo servizio a favore dei soggetti più poveri, emarginati, esclusi.
In realtà, grazie al passaparola il libro si è diffuso in poco tempo, anche al di fuori della Diocesi di Lucca, ed è stato valutato molto positivamente per il tema trattato: è un argomento molto attuale e poco argomentato nei testi esistenti. Ciò che mi rende più felice e orgogliosa è vedere l’entusiasmo dei volontari che si sono riconosciuti nella descrizione dei loro compiti svolti presso la Mensa e nelle foto inserite nel libro.
Cosa ti aspetti dalla diffusione di questo libro?
Mi auguro di poter dare una testimonianza significativa affinchè sempre più persone siano disponibili a dedicare il proprio tempo e le proprie competenze a questi soggetti in difficoltà. Inoltre, vorrei sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di indigenza di persone che ogni giorno si mettono in fila per mangiare alle mense della Caritas e che non hanno la possibilità di far parte in modo attivo della nostra comunità in quanto relegati ai margini della società perché ritenuti scomodi. È importante che gli enti pubblici siano in grado di progettare nuove politiche di contrasto alla povertà sulla base di esperienze di volontariato come la mia, esperienze vissute in prima persona.
Angela Lepore, Non di solo pane... Viaggio nella Mensa Arcobaleno di Vicopelago, introduzione di Donatella Turri, postfazione di Raffaello Ciucci, Edizioni S. Marco Litotipo - Lucca, 2016, pp. 136, Euro 10,00
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