di Angelica D'Agliano
Per me inizia tutto con una corsa di bicicletta e strumenti per la musica. Dei più disparati, ma noti anche agli ignoranti come le chitarre e il sassofono.
Dico per me, perché alle mostre di pittura non si sa mai quello che si vede e anche se si sa è sempre bene pensare a lungo e sapere di vedere, essere consapevoli che si sta vedendo col cervello e con la pancia. E io sono appunto entrata nelle stanze fresche di una mostra di pittura che durerà poco, nemmeno una settimana.
Ma Giuseppe Da Valle ha ragione. Le bici non sono di metallo. Le bici colano, sono una pasta scura, uno schizzo di raggi e ruote disperate. Le ruote, come il significato ultimo di tutto ciò che è circolare o rotondo, le ruote non ritornano su se stesse, al massimo girano e disegnarle è amore e fallimento insieme, è una cosa da fare con le dita e colori cattivi immemori. Tentativi cinetici.
Queste le prime cose che vedo di cervello e di pancia. Presto leggerò forse presentazione e catalogo e saprò forse ancora scriverò dell'altro.
Per ora mi sembra, so che Giuseppe Da Valle ama l'aria ama la musica e non conosce più né aria né musica perché quasi sicuramente è morto (capirò meglio leggendo).
Forse ama il disegno che può essere la musica nell'aria. Mi riferisco all'amore per gli strumenti dalle forme femminili, di estetica per così dire autosufficiente anche nel silenzio. Una chitarra può esitare, se si scompone da sola nelle sue infinite bucce di verde salvia, di albicocca rosso mattone, di contorni di filo spinato.
Sono arrivata tardi, devo pensare in fretta tutto quanto prima che spengano le luci e tutto il balbettio, tutte le cose urlate pregate, tutta la semplicità di sapere e non sapere, di sapere fino a un certo punto cosa dire e costruire il come (con le dita, una leggera sospensione del respiro che muta poche gocce d'acrilico in un tono o un altro tono) – prima che tutto questo diventi inintelligibile. Non so se Giuseppe Da Valle mi piaccia, se sappia non sappia. E sono contenta così.
OCCASIONI COLORATE. Retrospettiva su Giuseppe Da Valle e i lavori dei pazienti del centro salute mentale.
18 - 23 settembre 2010 Complesso S. Micheletto Lucca.
Un evento realizzato da Asl 2, La Mano Amica Società Cooperativa Sociale e Associazione Archimede