di Gianni Quilici
Davvero una bella sorpresa questo volumetto di nemmeno 100 pagine, in cui Alberto Corsani (Torino 1962) ragiona sul “cinema pensando ad altro”. Sono note redatte per la rivista on-line “Expanded Cinemah” tra il 1997 e il 2003. Ed è uno di quei libri che ci può accompagnare nel tempo nelle visioni o re-visioni di film e autori. Perché nulla di ciò che vi si scrive è banale: dai concetti al tono, dal linguaggio al contesto in cui i film interagiscono.
Mi è venuto da pensare leggendolo all’ipotesi che l’antipsichiatra David Cooper proponeva sullo scrivere libri. “ libri come dialoghi in cui quanto viene esposto nel libro divenga una creazione comune per tutti” (1) Ecco, la prima impressione che ho avuto mentre lo scorrevo è di una riflessione, che, per lo spessore di pensiero, i diversi tracciati che propone, l’apertura mentale con cui li propone, si presta più ad un confronto stringente che ad una recensione. Nel senso che vedo gli articoli, che compongono il libro, come dei percorsi, che anche quando si possono confutare, si prestano soprattutto ad essere discussi, continuati, ampliati, incrociati, ramificati.
Ma, per dare un’idea, sia pure succinta, ma un po’ più concreta del libro, quali sono i temi e i registi prevalenti?
Tra i registi si possono citare alla rinfusa: Bresson e Kubrick, Buster Keaton e Rohmer, Paul Schrader e Tarkovskij, Nanni Moretti e Kiarostami, Pedro Almodovar e Makhmalbaf, Sergio Leone e Polanski…
Tra i temi alcuni dei più espliciti sono: fuori-dentro un film, rapporti tra poesia e politica, filmare le idee, il cinema come sfida del luogo comune, la grande lezione a livello linguistico delle comiche del muto, l’etica nel cinema, il cinema sulla montagna, il tempo nel cinema, il trascendente con o senza divino?, l’indicibile… (G.Q.)
1) La grammatica del vivere di David Cooper. Feltrinelli, 1976.
Alberto Corsani. Con il film e senza – Appunti sul cinema pensando ad altro – Edizioni SEB 27. Torino 2003. Pag. 94. € 9,00
da La linea dell’occhio