di Luciano Luciani
La
scrittura può essere tante cose: effusione lirica o narrazione oggettiva, creazione
di mondi fantastici o documentato rendiconto memoriale.. Se per Hemingway
l’impegno dello scrittore deve essere rivolto a “scrivere una cosa in modo tale
da farla diventare parte dell’esperienza dei lettori, Kafka intendeva la
scrittura come “una forma di preghiera”. Essere narratori significa in primo
luogo saper narrare se stessi, perché “la narrazione che ognuno fa della
propria storia rimanda continuamente al senso della propria identità… È rivelatrice
dei significati che la persona ha attribuito alla sua storia e insieme al senso
di sé che ha costruito” (Parsi). È sostanzialmente questa la strada che ha
intrapreso Elio Moriconi, che, dietro il velo sottile del racconto d’invenzione,
propone al Lettore contenuti marcatamente autobiografici su scenari storici del
tutto verosimili perché personalmente conosciuti, vissuti e praticati
dall’Autore.
Ambientate
negli anni sessanta e settanta, le sue storie raccontano di uomini e donne di
un’Italia ormai lontana: un Paese che, velocemente ma in maniera disordinata,
si emancipava dai vincoli di un’economia arretrata e una cultura superata ed
elitaria e realizzava importanti conquiste sociali. Ma, mentre i ceti
storicamente subalterni trovavano la forza e per procedere a una significativa
ridistribuzione dei poteri economici e politici, gli interessi minacciati
procedevano a una poderosa riorganizzazione e a una controffensiva feroce che
non escluse la strategia della tensione, l’utilizzo senza scrupoli e a volte
criminale di settori deviati dello Stato, il terrorismo e un battente
condizionamento ideologico instillato quasi molecolarmente nella pubblica
opinione del tempo attraverso uno spregiudicato uso dei mass media, in primis la televisione.
È la storia
italiana di appena ieri quella che Moriconi ci racconta, in due libri Senza
via d’uscita e I due mondi l’uno complementare
all’altro, attraverso le vicende di due coppie che, in una società in
tumultuoso cambiamento dalla tradizione alla modernità e avvelenata dal
conflitto ideologico, non riescono a trovare il necessario punto di equilibrio
per una sensata esistenza comune. Soffoca il promettente rapporto tra i giovani
Enrico e Virginia, stretto tra le angustie della precarietà e della
disoccupazione, l’orgoglioso carattere di lui e il familismo amorale della
famiglia di lei. Quindici anni più tardi la bene avviata relazione tra Eugenio
e Luisa, una coppia di adulti di modesta condizione sociale, ma colti e
consapevoli, viene irrimediabilmente guastata dal peso opprimente dell’ambiente
domestico della donna, conformista, chiuso alla tolleranza, al rispetto della
libertà degli altri, ai diritti dell’amore.
L’una
e l’altra storia si concludono, dunque, nel segno della sconfitta, della
frustrazione delusa dello scacco che, a leggere bene tra le righe, non è solo
individuale, ma generazionale, collettivo, storico. A fallire non sono solo i
progetti di vita personali di un paio di giovani coppie di amanti, ma è
l’intera società italiana di quegli anni che non riesce a conseguire i fini, alti e generosi, che la
sua parte più avanzata e sensibile si era prefissi. Far parte della “meglio
gioventù”, sembra metterci sull’avviso l’Autore, non significa necessariamente
vincere. Anzi, spesso proprio questa appartenenza è apportatrice di delusioni
che lasciano segni, cicatrici profonde nell’esistenza delle persone.
Libri
interessanti questi di Moriconi, Problematici, privi di qualsiasi happy end consolatorio, sollecitano a
interrogarci sulla nostra storia recente e sul ruolo in essa giocato da
ciascuno di noi con i suoi comportamenti e le sue scelte individuali.
Fruibile
la scrittura, talora diretta sino a diventare esplicita se non addirittura cruda,
mentre un eccesso di digressioni colte rallenta il procedere dell’azione,
l’evolversi dei sentimenti, il crescendo del sentimento amoroso prima, del
disamore poi.
Elio Moriconi, I due mondi, (LULU, COM 2011), pp. 146, E. 13,00
Elio Moriconi, Senza via d’uscita, www.lulu.com,
pp. 106, E. 11,00
I romanzi di Elio Moriconi sono
reperibili presso “LuccaLibri”, corso Garibaldi, 54, Lucca, tel. 0583 469627,
dove I due mondi è stato presentato
nel gennaio 2013.
Chi, fuori dal capoluogo, fosse
interessato alla loro lettura, può acquistarli anche tramite Internet,
contattando il Centro stampa internazionale LULU.com, oppure Google, ad esso
collegato, facendo presente titolo e Autore.
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