Mi piace giocare.
E come certi
personaggi dei romanzi di Nick Horbny classificare.
L'ho fatto con
amici e amiche,
l'ho fatto in
solitario.
Classificare non solo per giocare,
ma per
selezionare,
per fare i conti
con i nostri gusti.
Classificare per non consumare,
per sedimentare
una memoria labile,
se non coltivata.
Ecco “ Inizi di
poesia"
non però quelli
che necessariamente
amo di più,
amo di più,
gli inizi di
poesia secondo
uno stile o un sentimento,
uno stile o un sentimento,
una tematica o una
qualità intrinseca.
Anche per esprimere (io) una soggettività,
per aprire possibili
scambi
per continuare a
giocare, selezionare, memorizzare.
Poesia come nitidezza
Dolce e chiara è
la notte e senza vento,
e queta sovra i
tetti e in mezzo agli orti
posa la luna, e di
lontan rivela
serena ogni montagna.
Giacomo Leopardi
Poesia come narratività
Era di mezzo
luglio. un bellissimo giorno.
Io solo, per le
crepe del ghiareto salivo,
in cerca delle
svolte nell'ombra, lentamente.
Antonio Machado
trad. Oreste Macrì
Poesia come interrogativo
Deve il mattino
sempre ritornare?
La potenza
terrestre avrà mai fine?
Consuma un vano
affaccendarsi il volo
celeste della
notte. E mai l'offerta
segreta dell'amore
arderà in eterno?
Novalis
trad. Giovanna
Bemporad
Poesia come nostalgia
Sì! ora è deciso.
Irrevocabilmente
ho abbandonato i
miei campi nativi.
Sopra di me con il
fogliame alato
più non
stormiranno i pioppi.
Sergèj Esènin
trad: Angelo Maria
Ripellino
Poesia come gioco apparente
Son forse un
poeta?
No, certo.
Non scrive che una
parola, ben strana,
la penna
dell’anima mia:
“follia”.
Aldo Palazzeschi
La poesia come epigramma
Non siete mai
esistiti, vecchi pecoroni papalini:
ora un po’
esistete perché un po’ esiste Pasolini.
Pier
Paolo Pasolini
La poesia come erranza
Andavo i pugni
stretti nella tasche sfondate,
Ed anche il mio
pastrano diventava ideale;
Andavo sotto il
cielo, Musa, ed ero il tuo fido;
quanti splendidi
amori ho mai sognato allora!
Arthur Rimbaud
Trad. Ivos Margoni
Poesia come distanza
Tu non ricordi la
casa dei doganieri
sul rialzo a
strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende
dalla sera
in cui v’entrò lo
sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò
irrequieto.
Eugenio Montale
Poesia come visione musicale
La nebbia a
gl’irti colli
Piovigginando
sale,
E sotto il
maestrale
Urla e biancheggia
il mar;
Giosue Carducci
Poesia come essenzialità
M’illumino
D’immenso
Giuseppe Ungaretti
Poesia come perdita
Tutti i luoghi che
ho visto,
che ho visitato,
ora so – ne son
certo:
non ci sono mai
stato
Giorgio Caproni
Poesia come dialogo apparente
Io non sono
Nessuno! Tu chi sei?
Nessuno –neanche
tu?
Allora siamo in
due!
Non dirlo!
Spargeranno la voce!
Emily Dickinson
Poesia come desolazione
Aprile è il più
crudele dei mesi: genera
Lillà dalla morta
terra, mescola
Ricordo e
desiderio, stimola
Le sopite radici
con la pioggia primaverile.
Thomas
Stearns Eliot
Trad. Mario Praz
Poesia come aforisma
Felice chi è
diverso
Essendo egli
diverso.
Ma guai a chi è
diverso
Essendo egli
comune.
Sandro Penna
Poesia come lugubre, notturno mistero
Un tempo –era una
lugubre mezzanotte – studiavo
Stanco e triste,
bizzarri codici dimenticati,
e quasi m’assopivo
quando, improvviso, un colpo
udii, come un
leggero bussare alla mia porta.
“Qualche
visitatore che bussa alla mia porta, -
-mi dissi,- e nulla
più”
Edgar Allan Poe
Trad. Franco De
Poli
Poesia come fugacità
Quant’è bella
giovinezza,
che si fugge
tuttavia!
Chi vuol essere
lieto sia
Di doman non c’è
certezza
Lorenzo dei
Medici
Poesia come maledizione
S’i fosse foco,
ardere’ il mondo;
S’i’ fosse vento
lo tempesterei
Cecco Angiolieri
Poesia come lapidaria disillusione
Non vi fate
sedurre:
non esiste
ritorno.
Il giorno sta alle
porte,
già è qui vento di
notte.
Altro mattino non
verrà.
Bertolt Brecht
Trad. di Franco
Fortini
Poesia come erotismo
Vieni, entra e
coglimi, saggiami e provami...
comprimimi
discioglimi tormentami...
infiammami
programmami rinnovami.
Accelera...
rallenta...disorientami.
Patrizia
Valduga
Poesia come dichiarazione amorosa
Maravigliosamente
un amor mi
distringe
e sovenmi ad
ogn’ura
Jacopo da Lentini
Poesia come denuncia civile
La guerra non viene
più dichiarata,
ma proseguita.
L’inaudito
è diventato
quotidiano. L’eroe
resta lontano dai
combattimenti. Il debole
è trasferito sulla
linea di fuoco.
Ingeborg
Bachmann
Traduz. M. T.
Mandalari
Poesia come eros effimero
Ero per strada, in
mezzo al clamore.
Esile e alta, in
lutto, maestà di dolore,
una donna è
passata. Con un gesto sovrano
l’orlo della sua
veste sollevò con la mano.
Charles
Baudelaire
Trad. Giovanni
Raboni
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