28 ottobre 2016

"Un giorno come pochi, il giorno che è" di Ilaria Stabile



                                                                     Robert Doisneau

….a volte succede che, quando incontri il bello, il buono, ogni cosa ti sembra più netta, distinta, il bianco dal nero, il bene dal male, il sorriso dal pianto, te stessa dal resto del mondo. D'improvviso. E senti che, ancora una volta, sei cresciuta un po’ di più. Senza volerlo. Senza cercarlo. Dal buono e dal bello, si impara tanto. Impari la chiarezza, la libertà e la fiducia, impari la natura del legame, ciò da cui può nascere, la cura che chiede, la lealtà che pretende, i contatti di cui vuol nutrirsi, le differenze con cui può vivere e i dolori che può tollerare. Impari un modo nuovo di raccontarti il passato e un nuovo modo di guardare negli occhi il presente, le persone, le cose e il mondo che si muove; impari ad accogliere i desideri dimenticati e, forse, ne avverti di nuovi e impari a non aver paura del futuro, ad aspettar che sia lui a darti le risposte, senza pretenderle, senza temerle. Non so bene cosa sia.

So però che il dolore, la delusione, il tradimento, talvolta, rischiano di ammazzarti, ammazzare i tuoi desideri, le tue illusioni, le tue fantasie, i tuoi pensieri, le tue certezze, ammazzare te. Il dolore, la delusione, il tradimento vogliono e riescono, a volte, a spogliarti del tutto fino a lasciarti nuda. Nuda, a chiederti senza riuscire a parlare: "Come? Perché? Ed ora?". E….e….e dopo c'è soltanto una reticenza e dei puntini sospensivi che dicono quanto è lunga la via della ricostruzione, lunga, faticosa e piena di respiri mozzati, affanni, frammenti e tagli. Ma i puntini sospensivi, io lo so, diventano linee prima o poi, il tuo respiro finalmente è libero e il passo si fa più veloce, ora che un nuovo terreno senti sotto di te, a riprendere un passo chissà quando interrotto . I buchi vengono riempiti e le illusioni sparite cedono il posto ai desideri di vita.

Tanto tempo fa, c'era un sorriso, forse troppo ingenuo e sempre aperto, confuso e cangiante. Poi arrivò il crollo delle illusioni e, ahimè, quel fragile sorriso sembrò andarsene e mai più poter tornare, in un campo in cui a giocar con furono rabbia, paura e impotenza e loro... quando giocano, caricano duro!

No. E' questo l'incanto. Un brutto incanto. Solo un brutto incanto, fatto da una maga maldestra che colonizza mente, corpo e spirito. La maga della vita, però, è maldestra perché, in fondo, ci vuol bene! Sembra maldestra ma la sua è saggezza, sembra cattiva ma la sua invece è fiducia, fiducia in te perché sa che sarai proprio tu a rompere il suo incantesimo, a prender la sua bacchetta magica e a trasformare tutto.

Il sorriso allora torna, torna sempre ma non uguale. Torna fermo, serio, fisso. Fisso a guardare negli occhi il mondo. Perché allora saprà ciò che per cui sorride, cosa guardare e soprattutto cosa volere guardare.

….e viene un giorno in cui la nostra maga maldestra sorride con noi, contenta di esser stata sconfitta, contenta di non esser lasciata da sola. Sara contenta perché vedrà che, assieme, noi e la vita, avremo creato l'illusione più vera di tutte. Noi stessi.
Ed ecco che arriva un giorno come pochi, il giorno che è.
Grazie ai nostri crolli, ai nostri nuovi sorrisi.
                                                                                                   17 Agosto 2016

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