nota di Gianni
Quilici
E’ una foto
scattata al volo, in cui si incrociano rapidissimamente lo scatto istintivo, bruciante, non pensato, non misurato di Carla
Cerati e lo sguardo scolpito di Italo Calvino a lei rivolto, sorpreso,
compresso, quasi da bambino colto in fallo con la bocca stretta quasi dovesse
scusarsi, nel momento in cui sta (forse) salendo sulla bici, non avendo ancora
poggiato i piedi sui pedali.
L’originalità della foto e la sua importanza nasce dall’istintività dello scatto, che coglie Calvino di sorpresa nella sua quotidianità più libera, donandoci di questo scrittore che tanto ha colpito l’intelligenza e l’immaginazione di tanti lettori e di tanti continuerà a colpire, una sfumatura singolare del suo essere stato nel mondo.
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