Mi
hai nutrito attraverso i tuoi versi.
Versi in viaggio è, infatti, un
continuo richiamo alla bellezza,
alla comprensione dei conflitti interiori,
è
poesia da leggere per poi amarla,
viverla in questo mondo che ormai non ci
appartiene, che non si amplifica.
Il
tuo poetare è un fare dell'anima,
che, in ogni viaggio, va oltre la morte.
Salvezza
e perdizione, lotta e oscillazione,
stati interiori in cui tutto è presente e
continuo richiamo.
Magistrale
la parola,
che dilata e poi viaggia nello scatto della foto
che ferma immagine,
scolpisce il sogno
che anima lo stato e il suo infinito fluttuare.
Immagine sensuale,
in cui la percezione dilata
l'emozione
e cerca di essere viva
nonostante il respiro della morte.
Il tutto
chiuso tra passato e presente,
che sfocia e muta nel confronto continuo
dell'immagina persa e sempre ritrovata.
Scrivi
e il lettore trova movimento nel suo stato interiore.
Il
delirio dei sensi, infatti,
danza e mette in scena paesaggi, respiri,
incontra
ciò che a molti rimane schiacciato
dalla frenesia del quotidiano e della gioia
fallace .
Pulsioni vitali in continuo movimento
che respirano in un presente che
continuamente se ne va.
Gianni Quilici. Versi in viaggio. Tra le righe libri. pag. 140. Euro 12
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