da Eliott Erwitt |
Fotografo di tutto.
Tutto ciò che vedendo mi sembra espressivo. Però ciò che mi colpisce di più,
insieme al gatto, alla donna, alla luce-ombra, sono i bambini, le bambine. Mi
sono chiesto perché. La mia risposta è questa.
Primo: non hanno
una maschera. Sono quelli che quasi sempre appaiono.
Secondo: spesso
non vivono la realtà, ciò che noi vediamo, ma inseguono un’immaginazione e sono
dentro questa dimensione, dimentichi di chi possa guardarli.
Terzo: si muovono
giocando e immaginando, mutevoli e imprevedibili con la grazia (possibile)
della loro giovinezza.
Per l’insieme di
queste ragioni accade che spesso “offrano” immagini poetiche. E la storia della
fotografica è piena di immagini con bambini-e, che possono essere definite, come le foto che accompagnano questa nota “poetici
capolavori”.
Che poi oggi non
si possa, per legge, fotografare e
pubblicare foto di minori senza l’assenso dei genitori, è un altro discorso con
una sua specificità che non voglio e che non sono in grado oggi di affrontare.
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