03 agosto 2016

“Londra 1951” di Robert Frank



di Gianni Quilici

Forse questa foto di Robert Frank non colpisce immediatamente, forse perché introspettiva sociologicamente, una foto, cioè, “pensante”. Vediamo.

Evidente la centralità dell’uomo ripreso in piano americano, perché va oltre se stesso, può rappresentare una tipica fisionomia della società medio-alta nella Londra degli anni ’50.
Ce lo dicono  la cravatta su camicia bianca, la bombetta sul capo, l’abito scuro. Ce lo dice il volto, una maschera inespressiva, ma “sicura” di sé, del proprio ruolo sociale.

Lo sfondo è tuttavia altrettanto necessario e importante, in quanto rafforza il senso dello scatto, essendo in rapporto dialettico ( di contrasto e di sintesi) con l’uomo qui sopra tratteggiato.
Nella linea di fuga della strada coi marciapiedi e dei palazzi ecco, infatti, la presenza di uomini e donne, ma senza volto, (il contrasto dialettico), quasi ombre vaganti a delineare creativamente l’anonimato metropolitano, (la sintesi dialettica), tipica situazione di allora e di oggi con la differenza che oggi è presente una varietà di corpi, di abiti, di etnie, di colori, di oggetti tra loro diversi.

Infine sullo sfondo la giornata grigia e nebbiosa. Possibile metafora sulla condizione di solitudine urbana e umana in cui si va trascinando il Pianeta. La foto di Robert Frank va oltre ciò che l’immagine ci rappresenta, delinea un fuori campo che oggi ci riguarda ancora di più

Nessun commento: