11 marzo 2010

"Tra gli scogli" poesia di Sabrina Tomei


di Gianni Quilici



















TRA GLI SCOGLI

Nascosti fra gli scogli
Ci ritroviamo noi,
in un abbraccio di sole,
col mare ai nostri piedi,
in un anfratto di isola deserta.
Così piccoli e così grandi
I nostri corpi alla grandiosità della Terra.
Sopra, dentro di te mi sento
E selvaggia la tua bocca in quel momento
Si apre come distesa senza confini.
Morbide labbra, lì sta il nettare degli Dei,
il segreto della vita racchiuso e non detto.


Immaginate di dover realizzare un video, un corto, su questa poesia.
La prima difficoltà sorgerebbe nel dover rendere la forza dell'immagine. Perché è indubitabile: è una lirica, questa, che, letta, si fa vedere.
Difficoltà non tanto nel reperire il luogo: degli scogli nascosti, in un'isola deserta, quanto nell'abbraccio di sole e in quella sottile sensazione del mare, che viene percepito dai due corpi ai nostri piedi.
Difficoltà, perché sono sensazioni non soltanto fisiche, ma psichiche. Ed allora per farle “sentire” in una visione non basta l'immagine purchessia, occorre che questa comunichi “calore”.

Come fare?
Decisivi, a questo punto, sono i due corpi nel rapporto tra loro e come, attraverso questo, avvertono il mondo circostante.
La bellezza e la verità della poesia di Sabrina Tomei è nel rappresentare la duplicità dei due corpi.
Per un verso la piccolezza rispetto alla grandiosità della Terra; per un altro questi corpi diventano ai loro sensi grandi, perché la loro fusione selvaggia (sopra, dentro di te mi sento) si dilata, diventa una distesa senza confini.

Ecco, qui può nascere la difficoltà dell'immagine a cogliere ciò che non si vede, perché semplicemente questa la si vive, la si sente internamente.
E qui può soccorrerci la Parola nel suo farsi verso, ritmo, musica, senso. E mi pare che Sabrina riesca a trasmettere questo contatto intenso tra un io che si fonde nell'altro e che, per un attimo almeno, si allarga (o ne ha l'illusione) col mondo.

Sabrina Tomei vive a Marlia e di se stessa dice:

La musica è la fonte principale nella mia vita, la mia linfa.. Seguono tutte le forme d'arte: dalla poesia alla fotografia, alla pittura (anche se non sono brava a disegnare..). Ho trovato nella musica, nel canto e nella poesia uno strumento per esprimere ciò che sento e sono, per dare spazio alla mia anima.
Mi piace conoscere culture nuove, stabilire contatti con il mondo animale, la natura. Tutto per me vive e si muove insieme a qualcosa di più grande, cosmico. Sono affascinata dalle filosofie orientali e dal popolo degli indiani del nord America. Non sopporto la falsità, la corruzione, la mancanza di profondità, mi considero una persona diretta e spontanea, molto sensibile. Penso che un mondo migliore sia possibile, ma prima di tutto dobbiamo cominciare noi
”.

Ma è nell'inizio di una sua poesia, che c'è forse la sintesi più affascinante:

Piuma nera, donna figlia delle stelle
ad ogni ostacolo ribelle..”