noterella di Gianni Quilici
Morto soltanto a
38 anni, di Thomas Wolfe è il primo libro che leggo.
In questo Wolfe
racconta la storia di come nasce, si sviluppa e infine si conclude
l'elaboratissimo,
gigantesco secondo romanzo per il quale ha lavorato per quattro anni, scrivendone in realtà ben tre.
Di Wolfe colpisce
la dedizione totale verso lo scrivere e l'osservare.
C'è in
questo approccio un desiderio smodato di appropriazione di una realtà anche
infinitesima; un'ossessione di catalogare mostruosa, che lo potrebbe portare nel
vicolo cieco, al fallimento totale.
Questo il fascino,
ma qui forse anche il limite della Storia
di un romanzo.
Perché non si
contenta mai di spiegare. Il suo periodo diventa accumulatorio,
oggettivamente
compiaciuto senza esserlo soggettivamente, stancante e, a volte, fastidioso.
Thomas Wolfe. Storia di un romanzo. Fazi editore
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