di Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
La collana Horror Project diretta da Daniele Francardi si arricchisce di un piccolo gioiello, che nasce da una tesi di laurea scritta con competenza da Nico Parente per diventare una miniera d’informazioni per ogni appassionato.
Come sottolinea il professor Marcello Aprile
si tratta di “un lavoro serio e scrupoloso, al tempo stesso leggibile e
interessante, che ci aiuta a ricostruire uno spaccato di un lato molto
sottovalutato della storia italiana recente”. Non solo, è “un corposo
manuale, un’enciclopedia della paura con informazioni che vanno dalla
letteratura al cinema”. Fin qui l’opinione del docente.
Nico
Parente è un giovane saggista, classe 1986, ha il difetto che
caratterizza gli autori alle prime armi – pur dotati – di voler mettere
troppa carne al fuoco. Il materiale è sovrabbondante: Edgar Allan Poe,
Mary Shelley, H. P. Lovecraft, Bram Stoker, Alda Teodorani
(intervistata), la narrativa gotica, Tiziano Sclavi… Il terrore su
grande schermo, analizzando per sommi capi il cinema di Riccardo Freda,
Mario Bava, Lucio Fulci (ringrazio per il mio Filmare la morte in bibliografia), Antonio Margheriti, Ruggero Deodato, Dario Argento, Luigi Cozzi, Joe D’Amato, Lamberto Bava…
Corposa
la parte dedicata alla critica dei film più importanti, ma ancora più
interessante la sezione interviste, fusa in un solo corpus narrativo.
L’autore ha avvicinato: Ernesto Gastaldi, Dardano Sacchetti, Edoardo
Margheriti, Ruggero Deodato, Barbara Magnolfi, Eleonora Giorgi (ve la
ricordate protagonista di Inferno?),
Sergio Stivaletti, Marco Weba, Luigi Cozzi, Antonio Tentori. Il lavoro
termina con un’appendice dedicata al fumetto e alla musica, divagando
sulle fascinazioni horror dei generi popolari.
Antologia di un urlo
non ha il pregio di essere un lavoro unico dedicato a questo tipo di
suggestioni. Il lettore può approfondire gli argomenti trattati
consultando opere di Luigi Cozzi, Antonio Tentori, Antonio Bruschini,
Roberto Poppi, Rudy Salvagnini, Manlio Gomarasca, Davide Pulici, persino
qualche mio libro, ma l’elenco sarebbe interminabile.
Nico
Parente ha il vantaggio della scrittura fluida, del taglio
informativo,
della facilità di approccio con il lettore. Si rivolge a chi non
conosce la materia e divulga il verbo dell’orrore, con stile secco e
asciutto, senza fronzoli da critico impegnato e soprattutto senza
pregiudizi. Un libro interessante per il neofita che vuole avvicinarsi
al mondo dell’horror italiano, scritto da un autore così bravo a
maneggiare la penna (la tastiera, padon!) che sto tentando di
convincerlo ad aiutarmi a redigere il quinto e (per me) faticoso volume
sulla Storia del Cinema Horror italiano.
Non sono più molto giovane e credo che Parente conosca meglio di me i
talenti dell’ultima generazione che andranno a comporre l’ultimo tomo
della ricerca.
Nico Parente
Antologia di un urlo
UniversItalia – Collana Horror Project
Pag. 430 – Euro 30,00
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