06 marzo 2009
"V a u r o" di Gianni Quilici
Vauro (Senesi) è un vignettista geniale. Come lo è, per altri versi, Altan.
La genialità di Vauro è che la sua risata o sghignazzata o sorriso diventa ritratto psicologico ed insieme giudizio politico e morale, mai moralistico.
A differenza di Forattini, la sua vignetta non esprime odio o comunque astio, non è mai freddamente ideologica, perché ha un rapporto con i suoi “nemici” molto più complesso: li smaschera, li fa vedere per quelli che sono, oltre la maschera, nella loro cinica e spesso paradossalmente divertita spregiudicatezza.
Prendiamo la vignetta qui sopra: Berlusconi che scappa con la Costituzione.
Innanzitutto c'è un rapporto felice da fumetto appunto, tra il titolo (scatta l'allarme democratico) e la battuta di berlusca (cazzo, ero sicuro d'averlo disattivato), come pure nel disegno di un Berlusconi ladro, che fugge con la refurtiva sotto il braccio, mentre sta suonando l'allarme.
Un testo da fumetto, con un sottotesto invece da analista politico, che rappresenta l'attacco alla Costituzione italiana.
Il sentimento di Vauro verso il Cavaliere è però, scusate il termine, dialettico.
Per un verso affettuoso, perché coglie la furbizia, ma anche la disperazione del ladro; per un altro, e soprattutto, è spietato, perché ne coglie la mediocrità e la bassezza nel sotterfugio e nel raggiro.
Ne viene fuori paradossalmente un'indicazione politica che l'opposizione (quella che ha ed ha avuto potere) non ha forse capito e comunque non ha mai utilizzato.
Berlusconi, dice Vauro, è certamente astuto, ma pure è, in sé e forse anche per scelta, un mediocre. Come persona mediocre e ignorante andrebbe e andava trattato.
In conclusione: vignetta diretta, si capiscono subito testo e sottotesto, si sorride e la riflessione ha spesso un valore anche simbolico.
Vauro è, infatti, un vignettista militante che interviene con la matita e con il corpo sui giornali, in TV ( “Annozero”), nei paesi più disastrati ( Palestina, Afghanistan...). La feroce umanità dei suoi interventi nasconde (quando non esplicita) amore.