L’attività,
l’impiego, il mestiere, la professione… in una parola il lavoro: un dato strategico nell’esistenza di milioni di donne e
uomini perché per loro rappresenta l’unico strumento per entrare in relazione
con una fonte di reddito e, quindi, ne determina sia il livello di vita, sia il
progetto e l’organizzazione del futuro.
Cosa accade
quando il lavoro non c’è, oppure è fragile, precario, incerto?
Quali
distorsioni si determinano, sul piano personale, intimo, psichico e su quello
collettivo quando l’occupazione appare inadeguata a garantire a milioni di persone,
in gran parte giovani ma non solo, un sicuro rapporto con la società?
Vi
proponiamo dieci libri per aiutarvi a
mettere a fuoco il problema:
Sandro
Bartolini, Villaggio Mare Blu, Edizioni Il Grande Vetro, Santa Croce
sull’Arno, 2003, pp.180, Euro 10,00
Non ancora trent’anni, Agostino vive tra
lavori precari e un compiaciuto disordine sentimentale. Inetto ben
intenzionato, individua la sua grande occasione professionale nell’apertura di
un ‘villaggio vacanze’ a gestione franco/italiana, sogno di tutti i disoccupati
della zona compresa tra le colline pisane e la costa tirrenica. Assunto come
pizzaiolo, il nostro modesto eroe è costretto a tirare fuori il meglio di sé:
non solo si inventerà ex novo una professionalità, ma dovrà
darsi anche un’etica del lavoro fatta di ordine, serietà, responsabilità.
Giorgio
Falco, Pausa caffè, Sironi Editore, 2004, pp. 352, Euro 14,00
La pausa caffè: un’occasione
privilegiata per osservare e raccontare nel dettaglio le vite dei lavoratori
precari, a termine, a contratto, interinali… Un coro di voci dal mondo del
“lavoro non lavoro”, il presente di tanti, forse il futuro di tutti.
Michela
Murgia, Il mondo deve sapere, Isbn edizioni, 2006, pp. 123, Euro 10,00
Il diario tragicomico di un’impiegata
nel call-center di un’azienda che vende elettrodomestici porta a porta. Un
lavoraccio, reso ancora più tale dalla politica manipolatrice dell’azienda che
ti fa sentire una fallita se non realizzi gli obbiettivi aziendali. Da queste
pagine è tratto il fortunato film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti, 2008.
Antonio
Incorvaia, Alessandro Rimassa, Generazione 1000 euro, Rizzoli, 2006,
pp. 164, Euro 9,50
La precarietà professionale condanna a
una troppo prolungata adolescenza? Questo sembrano volerci dire i protagonisti
del romanzo, Claudio, Rossella, Alessio e Matteo alle soglie dei trent’anni,
lavori incerti, sentimenti vaghi, vite confuse. Più sociologia che scrittura
narrativa, Generazione 1000 euro si
fa leggere e ci aiuta a capire meglio in quale mondo ci è stato dato di vivere.
Nel 2009 questo libro è diventato un film con lo stesso titolo per la regia di
Massimo Venier, con protagonisti Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini,
Carolina Crescentini
Simone
Perotti, Adesso basta, lasciare il lavoro e cambiare vita. Filosofia e strategia
di chi ce l’ha fatta, Chiarelettere, 2009, pp. 190, Euro 11,90
L’insicurezza professionale ed economica
come opportunità per ripensare noi stessi e la nostra esistenza. Le conseguenze
economiche, psicologiche, esistenziali del downshifting,
ovvero cambiare passo, scalare marcia, rallentare il ritmo… Passare da un
lavoro remunerativo, ma stressante a uno più gratificante per la qualità della
vita.
Alessandro
Rimassa, Berlino sono io, Sonzogno, 2010, pp. 191, Euro 14,00
Una volta i giovani scontenti della
società si ribellavano, oggi no. Si deprimono e sviluppano la tendenza al
“fancazzismo”, l’arte di passare le giornate senza concludere niente. Sempre in
forma di romanzo, Rimassa sviluppa le tematiche di Generazione 1000 euro su uno scenario europeo.
Donatella
Bersani, Indignate – Il tempo delle donne, Newton Compton Editori, 2011,
pp. 384, Euro 6,90
Se i precari sono soggetti socialmente
fragili e svantaggiati, le precarie lo sono di più. Un’inchiesta su donne,
lavoro precariato: dati e testimonianze delle trasformazioni del mondo
femminile in atto in Italia e in occidente.
Gabriele
Gabrielli, Post-it per ripensare il lavoro, Franco Angeli, 2012, pp. 176,
Euro 22,00
Promemoria sul lavoro che c’è e su
quello che manca, sulle preoccupazioni che l’accompagnano e le responsabilità
che richiama.
Giorgetti
Fumel M., Chicchi F. (a cura di), Il tempo della precarietà. Sofferenza soggettiva e disagio della postmodernità,
Mimesis editore, 2012, pp. 236, Euro 22,00
Oggi il lavoro appare ormai incapace di
fornire un solido ancoraggio sociale: tempo della precarietà, quindi, il nostro,
una condizione inedita che suscita preoccupazione e sofferenza. Questo libro
interroga il tema attraverso le categorie della psicanalisi e della sociologia,
per aiutare a riconoscerne inquietudini e disagi.
Bruno
Rossi, Il lavoro felice, La Scuola
Editrice, 2012, pp. 256, Euro 17,50
È possibile un lavoro che metta
d’accordo traguardi aziendali e benessere dei lavoratori? Un ripensamento
umanistico dell’intera questione.
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