10 marzo 2013

Architetture del desiderio. A cura di Bianca Bottero, Anna Di Salvo, Ida Faré




                       di Liliana di Ponte

È possibile pensare una città che non sia stretta fra l’urgenza di riparare i guasti inferti all’ambiente e la difficoltà di porre dei limiti al consumo che un inarrestabile sviluppo tecnologico vuole illimitato?

Se lo sono chiesto le donne promotrici del convegno Microarchitetture del quotidiano: sapere femminile e cura della città (Milano, 2008) e, grazie anche all’accurato lavoro preparatorio svolto, hanno indicato alcune possibili linee d’intervento. La ricchezza delle collaborazioni e del dibattito sviluppati, è confluita nel libro Architetture del desiderio (a cura di Bianca Bottero, Anna Di Salvo e Ida Faré), che scrive una pagina fresca e nuova su un tema così complesso, con il contributo di architette, ricercatrici, urbaniste, sociologhe, artiste, associazioni, insegnanti, comitati di base (non mancano gli uomini), provenienti da diverse realtà urbane italiane.

La constatazione di quanto si siano impoverite, per benessere, bellezza e funzionalità,  le nostre città,  ha fatto emergere il ruolo fondamentale svolto dalle donne, nel farsi promotrici di azioni di contrasto ad una politica del territorio sempre più lontana dalla vita dei cittadini. Gli interventi contenuti nel libro dimostrano che sono possibili nuovi modelli interpretativi dello spazio urbano, ispirati proprio da quella particolare sensibilità femminile che sa tenere insieme e rafforzare, attraverso la pratica costante delle relazioni, le esigenze della comunità con il benessere e la felicità dei singoli.

Nel primo capitolo, Vivere e abitare la città, ci si interroga su come tutelare la bellezza e la salute dei centri abitati. Il secondo, Pratiche che fanno la città, documenta alcune iniziative di base intraprese per denunciare incurie, per fermare progetti dannosi e indicare, con azioni concrete, le strade percorribili di una riqualificazione partecipata dell’ambiente. In L’arte ci prende per mano, la bellezza e la creatività hanno ispirato sperimentazioni volte a ridisegnare lo spazio urbano. Il quarto capitolo, Progetti e buone intenzioni, mette l’accento sulla riprogettazione degli spazi. Nel quinto, Microarchitetture del quotidiano – sapere femminile e cura della città, vengono rilanciate operativamente le varie ramificazioni in cui il tema si è sviluppato.

Fra i molti meriti di questo interessante libro, c’è l’emergere di un’Italia in cui tante città e paesi, dal nord al sud, si raccontano e si confrontano, attraverso le voci di chi s’impegna per renderle accoglienti e attente alla crescita di tutti i cittadini.



Architetture del desiderio. A cura di Bianca Bottero, Anna Di Salvo, Ida Faré. Napoli, Liguori, 2011. pp. 157. € 19.90.



Nessun commento: