10 marzo 2013

"Il teatro amatoriale in provincia di Lucca. Le compagnie, le terre" di Igor Vazzaz




 di    Liliana di Ponte

Per amore solo per amore: si potrebbe racchiudere nel titolo del libro di Pasquale Festa Campanile il senso ultimo e primigenio dell’indagine sul teatro amatoriale nella provincia di Lucca, svolta da Igor Vazzaz, dottore di ricerca in Storia del teatro presso l’Università di Pisa, autore di numerosi saggi e critico teatrale. È infatti solo l’amore, gratuito e irragionevole come tutti i sentimenti forti, a spingere tanti sulla scena teatrale, per dedicarle il proprio tempo libero, energie fisiche e intellettuali, risorse finanziarie. In cambio, sperano solo di riuscire ad incontrare il loro pubblico, quegli spettatori con cui condividere il testo che li ha fatti innamorare, l’impegno nel rappresentarlo e l’emozione che, per la durata di un applauso, li fa sentire vicini. 

Il libro è frutto di un capillare percorso di documentazione e di incontri con i gruppi amatoriali della Lucchesia, della Mediavalle/Garfagnana e della Versilia, da cui sono emerse ben 54 compagnie attive che movimentano circa 4000 persone, fra attori, tecnici, registi e organizzatori. Ad ognuna è riservata una scheda con la storia del gruppo, gli spettacoli realizzati, i nomi degli attori e un ricco apparato fotografico. Una realtà vivace e variegata costituita sia da esperienze dal carattere più estemporaneo che da figure semi-professioniste, promotrici spesso di laboratori e scuole di recitazione. Gli spazi scenici non mancano, così come i piccoli teatri ricchi di storia, ma il tutto andrebbe rivitalizzato in una prospettiva di intervento pubblico e privato.

Il teatro amatoriale, secondo l’autore, ha tutte le carte in regola per cimentarsi in una ulteriore ardua sfida, che ponga al centro la costante ricerca della qualità, a partire proprio da quella amatorialità che ne costituisce la cifra distintiva. Fare teatro solo per amore, in assoluta libertà e al di fuori dei meccanismi di produzione e consumo imposti dal mercato a chi il teatro lo fa per lavoro è un ottimo punto di partenza per sperimentare percorsi diversi. Quanto più le compagnie riusciranno ad allontanarsi dalla rassicurante riproposizione di modelli scenici noti e asfittici, tanto più potranno innovare col coraggio e l’entusiasmo che solo la passione può dare, arricchendo di linfa vitale anche il gusto del loro pubblico. Sfida difficile ma da cogliere, perché alla fine, professionistico o amatoriale che sia, ricorda Igor Vazzaz, esiste “solo il teatro fatto bene (e quindi dotato d’una propria autenticità, estetica e quindi morale) e quello fatto male”.

Igor Vazzaz, Il teatro amatoriale in provincia di Lucca. Le compagnie, le terre, 2012, pp. 240, € 18.00.






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