di Liliana di Ponte
Per amore
solo per amore: si potrebbe
racchiudere nel titolo del libro di Pasquale Festa Campanile il senso ultimo e
primigenio dell’indagine sul teatro amatoriale nella provincia di Lucca, svolta
da Igor Vazzaz, dottore di ricerca in Storia del teatro presso l’Università di
Pisa, autore di numerosi saggi e critico teatrale. È infatti solo l’amore,
gratuito e irragionevole come tutti i sentimenti forti, a spingere tanti sulla
scena teatrale, per dedicarle il proprio tempo libero, energie fisiche e
intellettuali, risorse finanziarie. In cambio, sperano solo di riuscire ad incontrare
il loro pubblico, quegli spettatori
con cui condividere il testo che li ha fatti innamorare, l’impegno nel
rappresentarlo e l’emozione che, per la durata
di un applauso, li fa sentire vicini.
Il libro è frutto di un capillare percorso di
documentazione e di incontri con i gruppi amatoriali della Lucchesia, della
Mediavalle/Garfagnana e della Versilia, da cui sono emerse ben 54 compagnie
attive che movimentano circa 4000 persone, fra attori, tecnici, registi e
organizzatori. Ad ognuna è riservata una scheda con la storia del gruppo, gli
spettacoli realizzati, i nomi degli attori e un ricco apparato fotografico. Una
realtà vivace e variegata costituita sia da esperienze dal carattere più
estemporaneo che da figure semi-professioniste, promotrici spesso di laboratori
e scuole di recitazione. Gli spazi scenici non mancano, così come i piccoli
teatri ricchi di storia, ma il tutto andrebbe rivitalizzato in una prospettiva
di intervento pubblico e privato.
Il teatro amatoriale, secondo l’autore, ha tutte
le carte in regola per cimentarsi in una ulteriore ardua sfida, che ponga al
centro la costante ricerca della qualità, a partire proprio da quella amatorialità che ne costituisce la cifra
distintiva. Fare teatro solo per amore, in assoluta libertà e al di
fuori dei meccanismi di produzione e consumo imposti dal mercato a chi il teatro lo fa per lavoro è un ottimo punto di partenza
per sperimentare percorsi diversi. Quanto più le compagnie riusciranno ad
allontanarsi dalla rassicurante riproposizione di modelli scenici noti e asfittici,
tanto più potranno innovare col coraggio e l’entusiasmo che solo la passione può
dare, arricchendo di linfa vitale anche il gusto del loro pubblico. Sfida
difficile ma da cogliere, perché alla fine, professionistico o amatoriale che
sia, ricorda Igor Vazzaz, esiste “solo il teatro fatto bene (e quindi dotato
d’una propria autenticità, estetica e quindi morale) e quello fatto male”.
Igor Vazzaz, Il
teatro amatoriale in provincia di Lucca. Le
compagnie, le terre, 2012, pp. 240, € 18.00.
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