29 marzo 2013

Il Museo del Risorgimento di Lucca" di Luciano Luciani



Una ‘casa della memoria’
 aperta a tutti



Inaugurato domenica 17 marzo il Museo del Risorgimento di Lucca, riorganizzato, ristrutturato e riallestito secondo un rinnovato progetto scientifico-didattico, permetterà a tutti noi di recuperare un importante segmento della memoria cittadina e provinciale.
Quella degli anni che precedettero e seguirono la formazione dello Stato nazionale unitario; dei problemi, complessi, né piccoli né pochi, che la connotarono; degli uomini e delle donne che seppero realizzare un’impresa - l’Italia una, libera e indipendente – che, ancora oggi, a tanti storici e studiosi appare come una felice e fortunata miscela di passione e intelligenza, iniziativa popolare dal basso e fattivo ruolo giocato dalle istituzioni.

Inaugurato nella sua nuova veste di percorso culturale e didattico, proprio nella giornata ad alta densità simbolica del 17 marzo, festa civile di recentissima istituzione per celebrare l’anniversario dell’unità del Paese, il Museo del Risorgimento di Lucca si propone come un’occasione permanente per ripensare in quale misura la storia italiana possa ancora essere considerata serbatoio di identità; qual è l’eredità che ci portiamo addosso; che cosa significa essere italiani oggi e quale idea di Italia vogliamo avere per il futuro.

Insomma, chi siamo stati e chi siamo; da dove veniamo e dove stiamo andando… Per contribuire, anche noi, a elaborare risposte positive e condivise alla perenne ricerca di senso, direzione e significato che sempre percorre e pervade in ogni tempo, ogni tipo di società.

Un impegno, questo, rivolto con particolare riguardo alle giovani generazioni, che, da tanti segni, lasciano trapelare un preoccupante disorientamento di fronte alle difficoltà di costruire un presente che appare sempre più inabitabile.

A loro, soprattutto, ma anche a tutti i Visitatori che si soffermeranno nelle sue sale e di fronte alle sue vetrine, il Museo racconterà delle storie:
- le innumerevoli vicende in esso racchiuse di personaggi Grandi, minori o addirittura minimi, uomini e donne di ogni condizione sociale che conobbero numerose sconfitte, rare ma decisive vittorie;
- che segnarono il loro tempo con il gusto per l’avventura intellettuale e politica;
- che, con il loro agire, magari ancora oscuro ai contemporanei, seppero prefigurare tempi, cieli e terre nuovi e una vita più libera e giusta, pacifica e umana.

Una “casa della memoria”, dunque. il Museo del Risorgimento di Lucca: ma non un deposito di oggetti o di fatti inattuali e anacronistici, una memoria inerte. Piuttosto, una sollecitazione affinché il passato entri in relazione con quanto stiamo vivendo e serva da strumento interpretativo per il nostro presente.

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