12 gennaio 2014

“Viaggio in Garfagnana: verso la fortezza di Verrucole”



di Gianni Quilici

Ore 12.15 “La luce ammorbidisce alberi sottili e fitti/ da dare un senso colmo di raccoglimento/ e di malinconica bellezza/ su  cui ti puoi posare…/” così scrivo in versi, vedendo le collina nella strada che verso Castelnuovo Garfagnana va.
foto di Gianni Quilici

Ore 13.05. Sambuca. La chiesa appare arroccata, quasi spettacolare, su una roccia più in basso della strada, in una fenditura tra due pareti di roccia vulcanica. Si parcheggia a fianco di un lavatoio rifatto e si sale la viuzza di pietre e sassi fino all’antica chiesa con torre campanaria con davanti il piccolo piazzale illuminato. Dall’alto della roccia il silenzio del paese, lo scroscio di una cascatella nel fiume, una verde distesa e le rocce intorno come guglie che si protendono verso.

Foto Gianni Quilici
Ore 14. Mangiare dove? Non si trova altro che un hotel-ristorante a Piazza al Serchio: ravioli in salsa rosa, patate arrosto, caffè e via!
Piazza al Serchio appare deludente, almeno a vista d’occhio. Un paese sulla strada, che sembra essersi sparso in modo ibrido. Si salvano il campanile con la fuga della strada di pietra che ad esso sale, l’ombra netta di un platano su un bel palazzo e, ai margine del paese, alcuni bei torrioni di roccia vulcanica ( “doglioni” così si chiamano), che danno per un attimo il senso di un canyon, che svanisce allargando lo sguardo.

foto Gianni Quilici





Ore 15.40. La fortezza di Verrucole dei secoli XV/XVI appare come visione imponente e incredibile, venendo da una stradina, che sembra non porti a nulla. Una fortezza sul colle sopra il paese con mura ben conservate e torrioni. Si sale. E’ chiusa. Lo sarà fino alla primavera. Che fare? Salire fino a dove sarà possibile andare lungo un sentiero, in mezzo a un praticello verdeggiante, e la luce che balugina, ancora in alto sulle montagne. Laddove la fortezza raggiunge l’altezza più alta, 665 metri, mi siedo. Vista da vicino nella sua solidità e lunghezza , con l’autenticità che la pietra e il sasso donano, con la bellezza dei merli, in quello spazio abbastanza isolato,  pare quasi un miracolo. Se poi faccio un giro su me stesso essa appare circondata come da un anfiteatro di montagne….gli Appennini e le Alpi Apuane… che senza interruzioni le girano intorno. In basso la vallata da cui giungono rumori di auto, voci e grida soffocate e un latrato continuo d’un cane.

Gianni Quilici. Viaggio in Garfagnana: verso la fortezza di Verrucole. Dicembre 2013.         
 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per aver apprezzato il lavoro fatto a Verrucole e il monumento storico