11 gennaio 2010
"Ilia di notte" di Giuliana Dal Pozzo e Elisabetta Pandimiglio
di Gianni Quilici
Ilia di notte è uno dei romanzi che rischia di sparire, ma che merita di restare.
Mi ha avvinto. E mi ha avvinto, perchè ragione e sentimento sono diventati una cosa sola. La ragione è nella struttura. Soprattutto nel modo complesso e veritiero in cui Giuliana Dal Pozzo e Elisabetta Pandimiglio rappresentano Ilia, la protagonista, intorno alla quale ruotano personaggi vivi e corposi; e nell'utilizzare la formula del romanzo nel romanzo,che qui ha una duplice funzione: farci capire meglio madre e figlia, sfuggire ad una narrazione datata.
E tutto questo diventa anche avvincente, perché in ogni momento la protagonista si trova di fronte se stessa: il suo passato condizionante, un presente spesso grigio e irrisolto, che la costringono a cercare di capire, a lottare, a oltrepassarsi. Diventa quasi un giallo, ma con la leggerezza, che nasce dalla rappresentazione stessa.
Ne viene fuori anche una fase della storia italiana (dal periodo che da dopo la resistenza arriva alle Brigate Rosse) in una delle sue province, Siena , vista attraverso uno sguardo femminile, in cui anche i personaggi secondari hanno una loro felicità (la vicina su tutte). Contrariamente a quello che pensavo, in un primo momento, la storia d'amore con Alex è riuscita, e la giornata a Punta Licosa, nella sua complessità, rappresenta il punto forse più alto per incanto e dolore.
Dal Pozzo Giuliana, Pandimiglio Elisabetta. Ilia di notte. Datanews. Pag. 153
€ 9,81