di Gianni Quilici
Apparentemente
sembra una foto facile a farsi. Apparentemente però.
Primo: devi
esserci; secondo: devi trovare-scegliere il punto giusto da cui scattare;
terzo: devi avere una buona luce; quarto: devi scegliere l’attimo giusto dello
scatto.
Franco Pinna ci è riuscito donandoci innanzitutto una
foto di documentazione storica.
Siamo, infatti, in
Sardegna nel 1956 a Orani, cittadina situata
nella provincia di Nuoro alle pendici del monte Gonare, durante una festa
popolare di balli tradizionali. Ed è questa una delle tante foto che Pinna
scattò in occasione di un reportage fotografico sulle tradizioni popolari della
gente del Sud, ricerca coordinata da Ernesto
De Martino, che consentì di realizzare una sterminata documentazione
fotografica e audiovisiva.
Una foto che
tuttavia oltrepassa la semplice documentazione. Vediamola.
Colpisce, immediatamente
ad un primo sguardo, la geometria nella
disposizione delle persone nei due circoli presenti con alcune sottili scelte di
inquadratura.
Innanzitutto la
scelta del fotografo di inserire nell’angolo destro della foto soltanto teste e spalle della prima fila, allargando
invece successivamente lo spazio per dare il senso delle presenze alla festa.
La scelta poi di
allargare l’inquadratura facendo balenare la cittadina come sfondo: la piazza
adiacente, la chiesa in alto con il raggruppamento delle case e la
montagna come orizzonte ultimo.
Inoltre il piccolo
cerchio di persone, un po’ disordinato, dentro il cerchio più grande, non solo
non disturba la geometria dell’insieme, ma anzi la rafforza, perché crea
una piccola curiosità : “ ma che cosa stanno guardando?”
Ciò che tuttavia si
insinua di primo acchito nello sguardo è il contrasto di colori: il
biancore della piazza con i vestiti scuri dei corpi che la contengono.
Lo scatto
fotografico di Franco Pinna coniuga, quindi, la pura (im)perfezione cromatica e
architettonica di una festa sarda con il tempo della Storia, la storia dei più
umili.
Franco Pinna. Orani (Nuoro). Anno
1956.
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