13 dicembre 2013

"La città invisibile" mostra fotografica di Irene Kung



La città invisibile” una mostra 
di Irene Kung 
al “Photolux Festival”


"D'una città non godi le sette 
o le settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà 
ad una tua domanda". 
  Italo Calvino 


di Gianni Quilici

Una trentina di scatti su monumenti celeberrimi: Tour Eiffel e Notre Dame,  Pantheon e auditorium di Roma, Santa Sofia e Church le Corbusier, Empire State Building e la piramide di Cheope in Egitto.
Irene Kung, però, ce li fa vedere come non li abbiamo mai visti. Ossia li ricrea, senza deformarli, ne’ falsificarli. Evoca un’atmosfera, un’atmosfera ammaliante ed enigmatica.

In che modo?
Attraverso una grande professionalità: una cura meticolosa nella scelta e nella perfezione dell’inquadratura, nelle linee geometriche e soprattutto nel rapporto luce-ombra.
Questa professionalità è, per così dire, al servizio di un senso espressivo, che  riesce a trasmettere un’anima ai monumenti. Utilizzando in modo straordinario il contrasto luce e buio. L’oggetto preso in esame si rivela nella bellezza delle sue forme, in alcuni dettagli, scolpite da una luce tanto più netta, perché contrapposta a un’oscurità talvolta graduale, che nasconde il resto delle forme o appena lo rivela.

C’è questa foto, Casa Paris , che seppure un po’ diversa dalle altre, perché non è un’architettura altrettanto famosa, perché utilizza il colore, invece del B/N,  esemplifica comunque l’analisi fatta.

E’ uno di quegli scatti, che colpiscono immediatamente l’occhio, perché è una sorta di bellezza al quadrato. La bellezza della realtà inquadrata e la bellezza del tipo di scatto.
Infatti, tanto più è forte la suggestione visiva di questo intrico nudo di rami, che posano sul colore caldo e luminoso del palazzo, tanto più è messo in evidenza, sottolineato, raccolto in quella sorta di (quasi) cerchio di luce, che le ombre circostanti hanno formato.
Una foto reale e onirica, che fa pensare al surrealismo e in particolare a Magritte.
L’interrogativo che si potrebbe porre è se sia fin troppo estetica, estetizzante. Un interrogativo che lascio aperto.

LA CITTÀ INVISIBILE , a cura di Enrico Stefanelli.
IRENE KUNG, nata a Berna nel 1958, prima di stabilirsi a Roma, Irene Kung ha vissuto e lavorato a Madrid e New York come graphic designer, pittrice e fotografa.

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