28 dicembre 2012

"La Casa-Atelier di Ugo Guidi" di Mira Giromini




Un esempio di Casa-Museo: 
Casa-Atelier di Ugo Guidi a Vittoria Apuana

La casa è lo specchio dell’anima, è il prolungamento della nostra personalità e non è solo lo spazio dell’abitare ma l’universo privato che riflette la vita psichica, le ideologie, la cultura dell’uomo e ad una più ampia visione le mode e la società del tempo. In quest’ottica la Casa-Museo è l’immagine del vivere individuale aperto alla sfera pubblica. Tra gli esempi più suggestivi di Casa-Museo vi sono le case d’artista, le case-atelier di artisti che amano circondarsi delle proprie opere e quelle degli amici artisti costituendo così una prima collezione che anticipa un vero e proprio museo d’arte. Per conoscere meglio la personalità degli artisti la casa diventa uno strumento privilegiato anche migliore rispetto alla lettura delle loro opere; in quanto l’artista sceglie la casa e ne diventa committente di sé stesso.

A Vittoria Apuana, Forte dei Marmi, vi è la casa museo di Ugo Guidi che dal 2005 viene inserita dalla Regione Toscana all’interno del programma “Case della memoria” aggiungendosi alle numerose case di importanti personaggi toscani quali Dante, Boccaccio, Giotto, Piero della Francesca, Michelangelo e Leonardo.

 Ugo Guidi (1912-1977) nasce a Querceta e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, diventando allievo e assistente dello sculture Arturo Dazzi. Diventa dunque insegnante di scultura all’Accademia di Belle Arti, attività che riesce ad affiancare alla sua vivacità artistica, svincolata da costrizioni e piacevolmente libera di esprimersi. Inizialmente utilizza per le sue opere il marmo bianco di Carrara poi dalla fine degli anni ’40 è alla ricerca di materiali poveri dalle superfici scabre come il tufo (della Cava di Porta a Querceta), l’argilla e il gesso che donano alle opere uno stile “arcaico” e “primitivo” in linea con le ricerche delle coeve avanguardie. Certe opere scultoree sono morbide e fluide altre hanno una sintesi formale priva di riferimenti anatomici che quasi approdano ad un linguaggio astratto. Anche nella pittura e nei numerosi disegni è evidente una frenetica ricerca creativa dimostrata dal fatto che utilizza qualsiasi foglio che gli capita (retro di manifesti e carte e cartoni) e grazie alla testimonianza del pittore Gabriele Rovai conosciamo anche la tecnica dei suoi disegni: non una semplice penna a china ma un bastoncino appuntito. 

Ugo Guidi scelse di vivere a Vittoria Apuana con la sua famiglia, era particolarmente legato al territorio e nonostante le occasioni che gli si presentarono non si allontanò mai dalla sua amata Versilia; la sua casa-atelier era infatti ritrovo e luogo d’incontro di molti artisti e intellettuali del tempo tra i quali Carrà, Rosai, Soffici, Papini, Greco. Attualmente nella casa-museo, in occasione del centenario della nascita di Ugo Guidi è in corso la mostra “Omaggio a Ugo Guidi di Enzo Marco” (Fino al 3 gennaio; www.ugoguidi.it).

Per la stessa occasione sono state inaugurate i primi di dicembre 2012 altre due mostre: “Ugo Guidi a Pietrasanta” a Palazzo Panichi in cui viene sottolineato il forte legame tra lo scultore e i laboratori e le fonderie di Pietrasanta, in esposizione assieme ad alcuni disegni vi sono sculture divise in poche tematiche quali i calciatori, il cavallo, la donna (Fino al 6 gennaio). 

A Forte dei Marmi, a Villa Bertelli è stata allestita “Ugo Guidi Centenario della Nascita 1912-1912, una mostra che vuole essere l’antologica più completa degli ultimi anni con oltre cento opere divise in un percorso cronologico e tematico allo stesso tempo dove viene mostrata l’evoluzione artistica di Ugo Guidi che parte da una figurazione accademica e giunge ad una libertà d’espressione unica nel suo tempo (Fino al 14 luglio 2013).

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