Un esempio
di Casa-Museo:
Casa-Atelier di Ugo Guidi a Vittoria Apuana
La casa è lo specchio dell’anima, è il prolungamento
della nostra personalità e non è solo lo spazio dell’abitare ma l’universo
privato che riflette la vita psichica, le ideologie, la cultura dell’uomo e ad
una più ampia visione le mode e la società del tempo. In quest’ottica la Casa-Museo
è l’immagine del vivere individuale aperto alla sfera pubblica. Tra gli esempi
più suggestivi di Casa-Museo vi sono le case d’artista, le case-atelier di
artisti che amano circondarsi delle proprie opere e quelle degli amici artisti
costituendo così una prima collezione che anticipa un vero e proprio museo
d’arte. Per conoscere meglio la personalità degli artisti la casa diventa uno
strumento privilegiato anche migliore rispetto alla lettura delle loro opere;
in quanto l’artista sceglie la casa e ne diventa committente di sé stesso.
A Vittoria Apuana, Forte dei Marmi, vi è la casa
museo di Ugo Guidi che dal 2005 viene inserita dalla Regione Toscana all’interno
del programma “Case della memoria” aggiungendosi alle numerose case di
importanti personaggi toscani quali Dante, Boccaccio, Giotto, Piero della
Francesca, Michelangelo e Leonardo.
Ugo Guidi (1912-1977) nasce a Querceta e si
iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, diventando allievo e assistente
dello sculture Arturo Dazzi. Diventa dunque insegnante di scultura
all’Accademia di Belle Arti, attività che riesce ad affiancare alla sua
vivacità artistica, svincolata da costrizioni e piacevolmente libera di
esprimersi. Inizialmente utilizza per le sue opere il marmo bianco di Carrara
poi dalla fine degli anni ’40 è alla ricerca di materiali poveri dalle
superfici scabre come il tufo (della Cava di Porta a Querceta), l’argilla e il
gesso che donano alle opere uno stile “arcaico” e “primitivo” in linea con le
ricerche delle coeve avanguardie. Certe opere scultoree sono morbide e fluide
altre hanno una sintesi formale priva di riferimenti anatomici che quasi
approdano ad un linguaggio astratto. Anche nella pittura e nei numerosi disegni
è evidente una frenetica ricerca creativa dimostrata dal fatto che utilizza
qualsiasi foglio che gli capita (retro di manifesti e carte e cartoni) e grazie
alla testimonianza del pittore Gabriele Rovai conosciamo anche la tecnica dei
suoi disegni: non una semplice penna a china ma un bastoncino appuntito.
Ugo Guidi scelse di vivere a Vittoria Apuana con la sua famiglia, era particolarmente legato al territorio e nonostante le occasioni che gli si presentarono non si allontanò mai dalla sua amata Versilia; la sua casa-atelier era infatti ritrovo e luogo d’incontro di molti artisti e intellettuali del tempo tra i quali Carrà, Rosai, Soffici, Papini, Greco. Attualmente nella casa-museo, in occasione del centenario della nascita di Ugo Guidi è in corso la mostra “Omaggio a Ugo Guidi di Enzo Marco” (Fino al 3 gennaio; www.ugoguidi.it).
Ugo Guidi scelse di vivere a Vittoria Apuana con la sua famiglia, era particolarmente legato al territorio e nonostante le occasioni che gli si presentarono non si allontanò mai dalla sua amata Versilia; la sua casa-atelier era infatti ritrovo e luogo d’incontro di molti artisti e intellettuali del tempo tra i quali Carrà, Rosai, Soffici, Papini, Greco. Attualmente nella casa-museo, in occasione del centenario della nascita di Ugo Guidi è in corso la mostra “Omaggio a Ugo Guidi di Enzo Marco” (Fino al 3 gennaio; www.ugoguidi.it).
Per la
stessa occasione sono state inaugurate i primi di dicembre 2012 altre due
mostre: “Ugo Guidi a Pietrasanta” a
Palazzo Panichi in cui viene sottolineato il forte legame tra lo scultore e i
laboratori e le fonderie di Pietrasanta, in esposizione assieme ad alcuni
disegni vi sono sculture divise in poche tematiche quali i calciatori, il
cavallo, la donna (Fino al 6 gennaio).
A Forte dei Marmi, a Villa Bertelli è
stata allestita “Ugo Guidi Centenario
della Nascita 1912-1912”, una mostra che vuole essere l’antologica più
completa degli ultimi anni con oltre cento opere divise in un percorso
cronologico e tematico allo stesso tempo dove viene mostrata l’evoluzione
artistica di Ugo Guidi che parte da una figurazione accademica e giunge ad una
libertà d’espressione unica nel suo tempo (Fino al 14 luglio 2013).
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