di Luciano Luciani
Dopo
il romanzo Rosa elettrica, ritratto
inquietante e ambiguo di un giovanissimo boss della camorra diventato
collaboratore di giustizia, visto con gli occhi di Rosa, poliziotta poco più
adulta di lui, assegnata alla sua protezione e ben determinata a compiere fino
in fondo il proprio dovere – proteggere a ogni costo quel ragazzo delinquente
-. Giampaolo Simi torna alla scrittura narrativa ed è ancora una storia ‘a
cielo chiuso’.
Quella di Furio Guerri, marito esemplare, padre premuroso e
inappuntabile rappresentante di un’importante azienda grafica. Un uomo
realizzato, tutto lavoro e famiglia, famiglia e lavoro. Un uomo fortunato che
ha saputo conquistarsi l’agiato benessere economico di cui gode e il confortante
calore dell’ambiente domestico. Sul lavoro nessuno è tenace come lui nel
battere la Toscana
e strappare buoni contratti per la sua ditta. Oddio, talora i suoi metodi non
sono del tutto ortodossi dal punto di vista professionale, come possono
confermare i colleghi di lavoro ai quali il Nostro non esita a fare le scarpe
appena se ne creano le condizioni, e discutibili anche i modi con cui Furio è
riuscito a sposare la più bella della classe e per di più benestante. Ma sul
lavoro succede come in amore e in guerra, e in famiglia, si sa, ognuno è padrone
a casa sua. Tutto giusto, in fondo… Ma come mai ritroviamo lo stesso Furio
impegnato a spiare di nascosto le ragazzine di una scuola superiore? È un
pedofilo, un guardone o cosa? E perché tra tutte sceglie la più difficile, la
più incasinata, quella che a scuola sta sulle scatole a tutti, compagni e
professori? Da dove gli viene quella maniacale pazienza, che, dopo una
spregiudicata strategia di avvicinamento, lo porta a incontrare proprio quella
adolescente su un sito di webcam erotiche? Un manipolatore; Furio? Un mostro?
Un malato? Un caso da manuale di sdoppiamento della personalità?
Forse,
il protagonista di La notte alle mie
spalle è tutto questo nello stesso tempo e molto altro ancora.
È
un eroe dei nostri anni malmostosi, rancorosi, avvelenati. La negazione totale
di ogni tensione ideale e solidale. Un amorale assoluto, il prodotto esemplare
degli ultimi trent’anni di storia nazionale: ci fa paura perché ci assomiglia.
Musica
dura, durissima quella di Giampaolo Simi, scrittore viareggino alla sua prova
letteraria più riuscita, figlia di una scrittura sempre tesa, incalzante, ricca
di colpi di scena che illuminano a poco a poco le ragioni di un male che non è
una patologia individuale, ma sociale: un’aberrazione che ci è assai più
contigua di quanto tutti noi siamo disposti a credere, accettare, confessare.
Giampaolo
Simi, La notte alle mie spalle,
edidioni E/O, pp. 253, Euro 18,00
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