28 dicembre 2009

"Intervista a Erri De Luca di Fabio Fazio"


di Emilio Michelotti

L’invito a chiunque abbia votato per gli xenofobi a distruggere la capanna che nel presepio ospita “Miriam-Maria” e il suo bambinello clandestino, per quanto conseguente, mi ha sgomentato per la sua radicalità. E’ una visione estremamente conflittuale, quella di Erri De Luca, confermata dalla giustificazione del ricorso alla violenza “per difesa, per reazione contro l’oppressore”, e dalla parallela condanna del dominio sul mondo naturale.

Soccorre De Luca, mi pare, la rilettura in chiave greca del mito cosmogonico ebraico: in Adamo come in Prometeo c’è il seme della rivolta contro ciò che l’ha originato.

“La bestia sa la morte”, come per Pavese. La sapienza suprema è indicibile, misteriosa, inesplicabile e, soprattutto, tanto ignara di sé quanto necessitata. L’uomo, come per Nietzsche, “ultimo arrivato al banchetto della natura”, costruisce una divinità mostruosa, “a sua immagine” dotata in modo blasfemo della stessa “volontà di potenza”, seppure in quantità ultra umana.

Tutto ciò con due battute in un talk-show televisivo.

Brevi impressioni sull’intervista di Fabio Fazio a Erri De Luca (Che tempo che fa, Raitre, domenica 29.11.09)