09 aprile 2013

"Nostalgia" di Eshkol Nevo

di Mirta Vignatti

Anni prima degli ottimi esiti raggiunti con “La simmetria dei desideri” (Neri Pozza 2010), Nevo esordiva con questo romanzo di stupefacente maturità, dall'impianto narrativo accattivante e ricco di personaggi colti nel loro male di vivere, nelle loro crisi, nelle loro inadeguatezze e corto circuiti interpersonali, a tutto tondo inseriti nella cronaca e nella storia contemporanea dello stato di Israele.  I frammenti di vita di questi personaggi, montati e giustapposti con consumata perizia, finiscono per tratteggiare un'allegoria della società israeliana moderna, vista con occhio critico e aperto a soluzioni possibiliste nei confronti della questione palestinese.
 Un libro ricco di poesia e profondità di analisi psicologica, di partecipazione e di scanzonatezza, da leggere tutto d'un fiato. Piccoli Grossman crescono, verrebbe da dire, se non fosse che l'autore -ancorché giovane- mostrava già di saper giganteggiare fin da questi esordi e di saper andare lontano con le proprie gambe. 
Ottima la traduzione dall'ebraico di Elena Loewenthal. Non perdetelo, è una lettura che vi regalerà spunti di riflessione, gioia e struggimento.
Eshkol Nevo, “Nostalgia”, Mondadori 2006
 

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